Fosforescenze

Lontano, forse altrove…

12.02.2024

“Si mise a correre. Via. Lontano per non vedere.
Ci sono corse che non hanno bisogno
di nessuno spostamento. Si può anche stare immobili
e finire lontani.
Quella era una corsa così.
Così
Così
Così.”

Isabella Santacroce, da “Lovers”, 2001

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“Non mettetemi accanto a chi si lamenta senza mai alzare lo sguardo, a chi non sa dire grazie, a chi non sa accorgersi più di un tramonto. Chiudo gli occhi, mi scosto di un passo. Sono altro. Sono altrove.”

Alda Merini

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“O extraterrestre, portami via.
Voglio una stella che sia tutta mia.
Extraterrestre, vienimi a pigliare.
Voglio un pianeta su cui ricominciare.”

Eugenio Finardi, da “Extraterrestre”

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Foto di Rakesh Prasad

 

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“La lontananza penetra come una tinta nella persona che si dilegua e l’impregna di tenero fuoco.”

Walter Benjamin, da “Bandiera”, in “Strada a senso unico”

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L'”io-ti-amo” è senza altrove.
Roland Barthes, da “Frammenti di un discorso amoroso”, 1977
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“Come il novanta per cento dell’umanità, vorrei sempre essere altrove, dove non sono, nel luogo dal quale sono or ora fuggito.”
Thomas Bernhard, da “Il nipote di Wittgenstein”, 1982
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“La vita non acquista contenuto se non nella violazione del tempo. L’ossessione dell’altrove è l’impossibilità dell’istante; e questa impossibilità è la nostalgia stessa.”
Emil Cioran, da “Sommario di decomposizione”, 1949
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“Lo stesso sentimento di estraneità, di gioco inutile, ovunque io vada: fingo di interessarmi a ciò che mi è indifferente, mi dimeno per automatismo o per carità, senza essere mai partecipe, senza essere mai da nessuna parte. Ciò che mi attira è altrove, e questo altrove non so cosa sia.”
Emil Cioran, da “L’inconveniente di essere nati”, 1973
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“Ci sono sogni che possono essere sognati solo all’alba perché la notte hanno vissuto altrove.”
Ilma Derini (pseudonimo di Ildo Cigarini e Mauro Degola), da “Ciliegie sotto spirito”, 2011
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“Talvolta si intuisce che la patria, da cui veniamo, è altrove; tuttavia siamo affezionati alle forme dell’esilio; anche l’esilio è stato architettato per noi.”
Fausto Gianfranceschi, da “Aforismi del dissenso”, 2012
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“Le persone emigrano perché logorate dall’angoscia. Consapevoli che i loro sforzi non serviranno a nulla, che quello che riusciranno a costruire in un anno verrà distrutto da qualcun altro in un solo giorno. Convinte che il futuro sia ipotecato, che con un po’ di fortuna forse loro potranno farcela, ma non i loro figli. Intimamente certe che a casa nulla cambierà, che possono essere tranquille e felici solo altrove.”
Yann Martel, da “Vita di Pi”, 2001

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Heny Steinberg, “L’altrove”, 2022

 

 

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“Viaggiare, dormire, innamorarsi, sono tre inviti per la medesima cosa. Tre modi per andare altrove, in luoghi che non sempre riusciamo a capire, che mai governiamo, che sono diversi ogni sera e ogni mattina.”

Ángeles Mastretta, da “Puerto libre”, 1993
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“Ci sono parole che sbattono l’anima al muro, che la portano altrove, mentre il corpo, lui, resta immobile ad ascoltare.”
Selene Pascasi, da “In attesa di me”, 2015

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“Quando ci lasciavamo non ci pareva di separarci, ma di andare ad attenderci altrove.”

Cesare Pavese, da “Feria d’agosto”, 1946

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“Vivere in un ambiente è bello quando l’anima è altrove. In città quando si sogna la campagna, in campagna quando si sogna la città. Dappertutto quando si sogna il mare.”

Cesare Pavese, da “Il mestiere di vivere, postumo 1952
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“Altrove è il più bel Paese della geografia, il capolinea della più seducente strada ferrata del mondo.”
Pitigrilli, da “Dizionario antiballistico”, 1953
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“Sembra esserci nell’uomo, come nell’uccello, un bisogno di migrazione, una vitale necessità di sentirsi altrove.”
Marguerite Yourcenar, da “Il giro della prigione”, 1991
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− Ho la sensazione che ci siamo già conosciuti altrove…
− Non è possibile, sa, non credo: perché io altrove non ci sono mai stato.
Franco Ressel e Totò, in “Totò contro il Pirata Nero”, 1964
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“La meraviglia non si ferma mai due volte nello stesso porto.
Il vento del possibile sempre la trascina verso nuovi altrove.”

Fabrizio Caramagna

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“Altrove è solo l’altro nome dell’unico luogo che conta. Quello dove i miei occhi coincidono con la meraviglia.”

Fabrizio Caramagna

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Immagine in evidenza: Constant, “Adieu la P.”, 1962,

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