Una nuova divinità si è insediata nell’Olimpo delle nostre rappresentazioni, una divinità tecnica, o ipertecnica, di cui Internet è soltanto una delle manifestazioni più appariscenti: la Rete.
La figura della rete si impone ovunque. Tutto è rete o “rete di reti” che organizzano la nostra vita. Ogni giorno usiamo reti di tutti i tipi, da quelle elettroniche a quelle di informazione e di comunicazione, e cerchiamo di inserirci nella fitte maglie delle reti che ricoprono tutto il pianeta intero. Constatare l’onnipresenza e l’onnipotenza della Rete, per dirne i vantaggi o per mettere in guardia contro i suoi effetti, è ormai un banale luogo comune. La città è diventata Retepolis e il mondo, “pianeta relazionale” (…).
La rete definisce l’identità del soggetto in quanto già da sempre interconnesso e collegato. È un punto di riferimento essenziale che organizza un orizzonte di intelligibilità del mondo. La rete definisce le nuove norme dell’economia, (dall’accessibilità agli “effetti di club”), ma anche quelle del potere e i comportamenti degli individui che, non più post ma “ultra-moderni”, sono caratterizzati in base alla loro “capacità di essere e restare in connessione”. Il culto della rete – e in particolare di Internet – “incanta” il quotidiano, reintroduce la trascendenza e fonda una nuova interpretazione del mondo contemporaneo. La rete appare come un metodo di ragionamento, una forma di razionalizzazione da cui nasce un immaginario multiforme strettamente legato alle tecnologie. La rete costruisce propriamente un “tecno-immaginario” o un “tecno-messianismo”, come afferma George Balandier, che permette di comprendere il mondo in modo tanto più efficace quanto più esso è determinato dalla tecnica.
(…) Sin dalla sua origine, la parola “rete” designa le reti da pesca o i tessuti, e per metafora evoca il trascorrere del tempo o meglio la trama del destino. La prima definizione della rete rinvia alla tecnica artigianale più antica: quella della fabbricazione del tessuto. Essa è intesa come insieme di fili, linee, interconnessioni e nodi. Questa è la prima rappresentazione empirica che permette di riconoscere una rete. (…)
La rete è intersezione (di linee), o forma di interazione (fisica o meccanica), di interrelazioni (sociologia), di intermediazione (economia), di interconnessione (reti di comunicazione) e così via. “Inter” designa lo spazio intermedio, la relazione di scambio e la funzione di passaggio. Quando viene considerata a partire dalla sua dimensione dinamica, la rete è precisamente questo “spazio intermedio”, essa è sostanzialmente relazione, elemento di mediazione o “passaggio”. Infatti la rete non è un semplice legame o meta-legame, che collega due o poli, luoghi o attori.