“Potevi dire di no.”
“Perché non te ne sei andata?”
“Che cosa ci facevi lì?”
“Eri già grande, non eri più una bambina, potevi difenderti.”
“Te lo sei scelto tu.”
“Perché non hai denunciato?”
“Se ti è successo è perché gliel’hai permesso.”
“Sei sicura che lui non abbia frainteso? Forse non sei stata abbastanza chiara.”
“Ci hai fatto due figli, non lo sapevi com’era?”
“La stai facendo più grande di quanto non sia.”
“Se non ti andasse bene davvero l’avresti già mollato.”
“Devi imparare a fregartene.”
“Tu però non rispondere, non provocarlo.”
“Ma che cosa gli fai agli uomini?”
“Succedono tutte a te.”
“Come hai fatto a restarci insieme. Io me ne sarei andata.”
“Ma come? È così innamorato!”
“Quando ti ci sei messa assieme, qualche segnale l’avrai avuto, no?”
“Non potevi urlare e dargli un calcio nelle palle?”
“Potevi evitare di restare da sola con lui.”
“Bisogna sentire tutte e due le campane, però. Qualcosa avrai fatto anche tu.”
“Perché lo stai dicendo solo ora?”
“Sì, però anche tu…”
“Sei sicura?”