“Edamus, bibamus, gaudeamus: post mortem nulla voluptas.”
(Mangiamo, beviamo, godiamo: dopo la morte non vi è più diletto alcuno.)
Assurbanipal, Epitaffio, VII sec. a. C
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“Voi cittadini mi chiamaste Ciacco:
per la dannosa colpa de la gola,
come tu vedi, a la pioggia mi fiacco.
E io anima trista non son sola,
ché tutte queste a simil pena stanno
per simil colpa». E più non fé parola.”
Dante, “Divina Commedia”, “Inferno”, VI, vv. 52-57
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“Amo Leopardi, nonostante il suo consumo indecente di caffè e di zucchero, mentre il suo eccesso nel consumo di caffè e di zucchero aumenta il mio odio per Marat. Nel primo caso, pessimi sostegni di un essere sublime; nel secondo, dosi di esplosivo per eccitare meglio un tipo rancoroso e malvagio, un demagogo tragico.”
Guido Ceronetti, da “Il silenzio del corpo”, 1979
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“Il cuoco. Con una mano calcola e conta gli ingredienti in modo preciso. Con l’altra gli aggiunge il soffio dell’imprevedibile.”
Fabrizio Caramagna
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“Lo sai perché mi piace cucinare?”
“No, perché?”
“Perché dopo una giornata in cui niente è sicuro, e quando dico niente voglio dire n-i-e-n-t-e, una torna a casa e sa con certezza che aggiungendo al cioccolato rossi d’uovo, zucchero e latte l’impasto si addensa: è un tale conforto!”
Julia Child, cuoca e scrittrice americana
*****Giovan battista cartei, “Autunno”, 1630-50 circa
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“Sono le cose più semplici a darmi delle idee. Un piatto in cui un contadino mangia la sua minestra, l’amo molto più dei piatti ridicolmente preziosi dei ricchi.”
Juan Mirò
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La golosità ha sull’amore mille vantaggi. Ma il più importante è che, mentre bisogna essere in due per abbandonarsi all’amore, si può praticare la golosità da soli, anche se l’abate Morellet ha detto: “Per mangiare un tacchino al tartufo bisogna essere in due: il tacchino e se stessi”.
Guy de Maupassant
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“Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare.”
George Bernard Shaw
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Hai mai preso una posizione seria nella vita?”
“Sì, da piccolo rifiutai degli spinaci”
Woody Allen
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Bartolomé Esteban Murillo, “I Bambini che mangiano un dolce”, 1670-1675 circa
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“L’alta cucina non è una cosa per pavidi: bisogna avere immaginazione, essere temerari, tentare anche l’impossibile e non permettere a nessuno di porvi dei limiti solo perché siete quello che siete, il vostro unico limite sia il vostro cuore.”
Auguste Gusteau, dal film “Ratatouille”, scritto e diretto da Brad Bird e Jan Pinkava nel 2007
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− Quando ero piccolo avevo un tacchino e gli avevo dato un nome e… non riesci a mangiare uno che chiami per nome.
− Magari me lo avessero detto qualche anno fa, avrei dato un nome al gelato.
Albert Brooks e Meryl Streep, dal film “Prossima fermata: Paradiso”, scritto, diretto e interpretato da Albert Brooks nel 1991
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“Maccarone, m’hai provocato e io te distruggo!”
Alberto Sordi, dal film “Un americano a Roma”, diretto da Steno nel 1954 (e dal quale è tratta l’immagine in evidenza)
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