“Gli dèi che abbiamo rimosso dalla nostra consapevolezza nell’inconscio, sono diventati sintomi.”
(Carl Gustav Jung)
“In principio, Jung ha detto che gli dèi scacciati dalle nostre religioni tornano nelle nostre malattie, nei nostri sintomi. Prendiamo uno degli dèi antichi, Ares-Marte. Quando accendiamo la Tv, è come se entrassimo in un tempio di Marte, con i suoi altari! Vediamo esplosioni, automobili che corrono a velocità spaventosamente alte, persone che fuggono, colluttazioni, sparatorie: l’intero moto della televisione è in se stesso velocissimo, perfino nella Tv dei ragazzi e nei cartoni animati. Il sabato mattina in America alla Tv c’è un cartone dopo l’altro, zzzzzz!, zzzzz!, bang!, tutti schizzano a una velocità tremenda. E questo è il dio Marte, la cui retorica è velocità, rapidità, guizzo. Esplosioni, incendi, violenza, pistole, coltelli, passioni forti, scene di combattimento e di guerra, rumore, morti, feriti, il campo di battaglia, l’incidente d’auto – questo è il mondo di Marte”.
James Hillman, da “La vana fuga dagli dei”, 1988
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Nell’immagine: Georgy G. Nissky, “En route”, 1933/4