In principio il Silenzio abitava dappertutto: nei boschi, nel mare, nei monti, nelle albe, nei tramonti. Abitava anche nei villaggi, di giorno, e nelle città, di notte. Camminava per le strade deserte, col suo passo di velluto.Qualche volta la canzone di un grillo, o un cane che abbaiava alla luna, o un carro che passava lontano, più che turbarlo gli facevano compagnia.
Col tempo tutto cambiò.
Il suo nemico mortale, il Chiasso, invase le strade, di giorno e di notte, le case, i campi. Nei boschi non si sentivano più le foglie stormire, ma solo l’interminabile gracchiare delle radioline. Sulle spiagge il Chiasso impediva di ascoltare la musica delle onde.
Un giorno il Silenzio, vagando disperato alla ricerca di un angolo tranquillo, vide un grattacielo. Sorgeva nel cuore di una grande e fragorosa città, ma la sua vetta si perdeva nell’azzurro. Chissà?, pensò il Silenzio. Salì sul grattacielo e ritrovò la felicità.
Lassù non giungeva alcun rumore. Il grattacielo dondolava la cima nell’aria limpida. Le nuvole venivano a strisciarsi con un fruscio contro i suoi piani più alti. E il Silenzio disse: – Abiterò qui.