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Povero Matteotti!

28.07.2024
“Povero Matteotti,
te l’hanno fatta brutta
i vili assassini
la vita t’han distrutta!
Lasciasti qui la moglie
abbandonata
veniva quasi pazza
dalla notizia data.
Vigliacchi son l’uccisero
così dobbiamo fare
uniti proletari
dobbiamo vendicare.
Corso Regina Coeli
c’è una salita
dove Matteotti
lasciò la vita.
E mentre lui moriva,
così diceva
ucciderete me
ma non l’idea.
Vigliacchi son d’ucciderlo
così dobbiamo fare
uniti proletari
dobbiamo vendicare.
Quando sarà il processo
all’aula noi andremo
se un giudice non vale
protesteremo.
Vigliacchi son d’ucciderlo
così dobbiamo fare
uniti proletari
dobbiamo vendicare.”
“Povero Matteotti” era originariamente un coro delle mondine di Trino Vercellese, raccolto nel 1960 da Jona e Liberovici – Fonte: Castelli F., Jona E., Lovatto A., “Senti le rane che cantano – Canzoni e vissuti popolari della risaia”, 2005
Giacomo Matteotti fu assassinato su mandato di Mussolini il 10 Giugno del 1924, per aver denunciato alla Camera dei Deputati le intimidazioni, le violenze e le illegalità commesse dai fascisti per riuscire a vincere le elezioni.
“Io, il mio discorso l’ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me” – disse Matteotti al deputato Giovanni Cosattini, presentendo la sua fine.
Dopo la sua morte – come ricorda Elisabetta Tobagi ne “La Resistenza delle donne” – Matteotti diventò “immediatamente oggetto di devozione, un vero e proprio santo laico”, di cui in molte case veniva custodita la foto a rischio della vita.

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