“Verrà un tempo in cui le cose, ritenute comunemente deboli, saranno le più forti; quando l’ultimatum delle margherite, portato da un grillo con un inchino, farà tremare chi lo riceve. La violenza del chiaro della luna: le porte e le finestre si spalancano al suo soavissimo e irresistibile premere come all’urto di un ciclone. I bambini in fasce, con un giro degli occhi ancora liquidi, daranno comandi ai quali sarà impossibile disobbedire. Formidabile volo di colombi, al di sopra dei tetti; aquile trepidanti. Chi ha un becco, un rostro, un’unghia, se li nasconde per non farsi fischiare. Il gallo con gli speroni, ficcando la testa coronata entro un piccolo buco, chiede al verme che gli faccia un po’ di posto. Dall’alto della corazzata, guardando dietro al telescopio, l’ammiraglio dà alla flotta l’ordine di tornare indietro perché dalla riva nemica sporge il capo un prato di violette. S’avanzano i piedi nudi, e volgono in fuga i piedi con gli stivali. Il delicato suono del violino vince il chiasso delle trombe. Re del mondo un uomo perbene che si frega le mani al pensiero che ha un amico a colazione.”
Vitaliano Brancati, da “I piaceri”, 1943
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Immagine in evidenza: Illustrazione di Francisco Fonseca