Fosforescenze

La tenerezza di un abbraccio

07.02.2025
“L’universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa così:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali,
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l’altro.”
Chandra Livia Candiani, da “La bambina pugile, ovvero La precisione dell’amore”, 2014
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Josef Kunstmann, “L’abbraccio”, 1949
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“Il mondo non è comprensibile, ma è abbracciabile.”
Martin Buber
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“Nell’abbraccio – ciò che è stato spigolo, linea interrotta, groviglio – diventa di nuovo, come per miracolo, cerchio perfetto.”
Fabrizio Caramagna
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“Mi piacciono quelle persone che ti offrono un abbraccio come se fosse un mezzo di trasporto e al tempo stesso una casa.”
Fabrizio Caramagna
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“Raccolta in quell’abbraccio
la vita
fu di nuovo intera.”
Franco Marcoaldi, da “Amore non amore”, 2019
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“Siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati.”
Luciano De Crescenzo, da “I pensieri di Bellavista”, 2005
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Henri Matisse, “The Embrace No. 4”, 1943 – 1944
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“Ci si abbraccia per ritrovarsi interi.”
Alda Merini
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“Non è intimità
ciò che scopre o tocca.
È intimità
ciò che anche a distanza
lega.”
Sayfadaki Gondelirer
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Foto di Mladen Parvanov
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“Ci sono abbracci che rimettono al mondo.
Che diventano casa.
Che ci salvano la vita.”
Andrew Faber
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“Non esistono due persone che abbracciano allo stesso modo. C’è l’abbracciatore delicato che vi aleggia tra le braccia. C’è l’abbracciatore impetuoso che si butta. C’è quello che vi dà manate sulle spalle. Bam! Bam! Bam! C’è il tenero che sparisce tra le vostre braccia e scodinzola. Non ditemi che abbracciare è noioso!”
Leo Buscaglia, da “Vivere, amare, capirsi”, 1982
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Nessuno è troppo grande per un abbraccio. Tutti vogliono un abbraccio. Tutti hanno bisogno di un abbraccio. Cambia il vostro metabolismo. Rischiate!
Leo Buscaglia, da “Vivere, amare, capirsi”, 1982
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Ecco, prendi te per esempio. Tu sei unico», spiegò la mamma, «e anch’io sono unica, ma se ti abbraccio non sei più solo e nemmeno io sono più sola». «Allora abbracciami», disse Ben stringendosi alla mamma. Lei lo tenne stretto a sé. Sentiva il cuore di Ben che batteva. Anche Ben sentiva il cuore della mamma e l’abbracciò forte forte. «Adesso non sono solo», pensò mentre l’abbracciava, «adesso non sono solo. Adesso non sono solo». «Vedi», gli sussurrò mamma, «proprio per questo hanno inventato l’abbraccio».
David Grossman, da “L’abbraccio”, 2010
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“Il momento delle carezze rientrò nella stanza, domandò scusa se si era trattenuto fuori così a lungo. “Non trovavo la strada”, si giustificò, e, all’improvviso, come a volte accade ai momenti, divenne eterno.”
José Saramago, da “La caverna”, traduzione di Rita Desti, 2000
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Scultura di Gustav Vigeland
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In evidenza: Illustrazione di Brett Patterson

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