Pensieri

Il dio degli atei

17.02.2025
“Il giorno in cui l’universo smise di girare intorno alla terra ci fu una tale confusione che Papa Urbano VIII convocò i vescovi più fidati e chiese loro di raccontargli perché diamine tutto si fosse messo in movimento, così, da un giorno all’altro.
I vescovi pregarono, benedirono acqua e vino e mandarono affanculo il diavolo, perché di sicuro tutto questo casino era opera sua. Se la terra girava, ogni cosa sarebbe stata messa a soqquadro. Ogni cristiano sarebbe stato colpito dal mal di mare. Persino Dio, che forse sarebbe partito verso un punto un pelo più stabile, nel vasto universo.
Girando, il pianeta sarebbe diventato il rifugio ideale per le masse pagane – per indole vagabonde, sempre in movimento – e col tempo avrebbero dovuto affrontare gli attacchi del marxismo, le teorie di Darwin, la psicoanalisi e il rock and roll.
Decisero dunque, tanto per cominciare, di dare una lezione a Galileo.
Lui, che non aveva la stoffa dell’eroe, si pentì subito e ottenne la grazia.
Tra i denti, però, continuava a ripetere: Eppur si muove…
E nulla fu come prima.
Colombo partì per mare, alla ricerca di spezie, Marx si sedette a scrivere, Darwin mise scienza ai dogmi, Freud poesia ai sogni, Chuck Berry accelerò il rithm and blues, il Che entrò in Santa Clara, l’uomo sulla luna, l’amore libero…
E si arrivò alla conclusione che Dio è in ogni piccola cosa: il pepe che cospargiamo sulla carbonara, il manifesto marxista, l’evoluzione della specie, il divano dello psicoanalista, la chitarra di Jimmy Page, le eclissi, un tramonto in riva al mare, la pioggia,
e ogni volta che tu mi guardi e poi incroci le gambe.”
Daniel Quintero, Traduzione di Milton Fernández
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In evidenza: Foto di Stefan Lorant, 1937

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