La colomba pugnalata e la fontana
“Dolci figure pugnalate, care labbra fiorite
Mia, Mareye,
Yette, Lorie,
Annie, e tu Marie.
Dove siete, o ragazze?
Ma, vicino ad una fontana che piange e prega,
questa colomba si estasia
Tutti i ricordi di un tempo
O miei amici partiti in guerra
zampillano verso il firmamento
E i vostri sguardi che dormono nell’acqua,
muoiono malinconicamente
Dove sono Braque e Max Jacob,
Derain con i [suoi] occhi grigi come l’alba
Dove sono Raynal Billy Dalize
i cui nomi si immalinconiscono
come dei passi in una chiesa
Dov’è Cremnitz che si arruolò
Forse sono già morti
La mia anima è piena di ricordi
Il getto d’acqua piange sulla mia pena
Questi che sono partiti per la guerra
al Nord si battono ora
La sera cade O insanguinato mare
Giardini dove sanguinano abbondantemente
l’alloro rosa fiore guerriero.”
Il mandolino, il garofano e il bambù
“O battaglie la terra trema come un mandolino
come il proiettile traversa il corpo
il suono attraversa la verità
poiché la ragione è la tua arte o donna.
Che questo garofano ti dica
la legge degli odori
che non si è ancora
promulgata
e che un giorno
regnerà sui nostri cervelli
ben più precisa
e più sottile
dei suoni che ci guidano
Io preferisco il tuo naso
a tutti i tuoi organi
o amica mia
È il trono
della futura
saggezza
O forma della pipa centro degli odori,
o fornello dove si forgiano le catene.
O universi infinitamente slegati che
legano tutte le altre ragioni formali.”