Linguaggi

Il MeP

06.08.2022
“Siamo
echi di ricordi senza più voci,
diavoli smarriti agli incroci,
sussurri di vento nel deserto,
tesori affondati in mare aperto,
stanze meravigliose senza porte,
segreti celati fino alla morte,
messaggi a nessun destinatario,
giorni scomparsi dal calendario,
numeri primi,
segni indecifrabili,
pensieri reali,
anime instabili.
E siamo,
forse,
ancora bellissimi.”
MeP – Movimento per l’Emancipazione della Poesia
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“ragnatele di fili elettrici scavano strade nell’aria
e i funamboli le percorrono barcollando ridendo da un palo all’altro, sbronzi di cielo.”
MeP (Movimento emancipazione della Poesia) M.115, 15-04-2017
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“No!
NONPERdonARMY”
MeP (Movimento emancipazione Poesia)
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Rafgraphics (Rafael Cruz), collagista e graphic designer portoghese
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Ode alla ragione
“O ragion di bianco vestita
Principio della mente
D’ogni essere vivente
Vita d’ogni intelletto
Armatura del sesto senso
O tu sorella illegittima del cuore
Profeta vagabondo dell’anima
Riflesso sacro d’un’ idea
Motore dell’inizio
Sei l’accensione dei miei pensieri
Imprigionata dalla forma
Dall’etica e dalla morale
O tu padre del comportarsi
E madre dell’orgoglio
Sei la patrizia del torto plebeo
La vetta del sapere scientifico
Il megafono della conoscenza
L’acceleratore del tempo
E la frizione dello spazio
O tu pastore dell’ignoranza
E tempio della speranza
Tu che morte esalti
Per averti dato la vita
Ma altrettanto schivi
Per averti tolto la ragion”.
G.05
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“Il Movimento per l’Emancipazione della Poesia è un movimento apartitico di azione politica e sociale che si propone quale rete alternativa di creazione e diffusione di poesia contemporanea. Espressione di un’esigenza collettiva, il MeP nasce dalle contraddizioni riscontrate nell’attuale società, consumistica e disattenta, e con pratiche diverse si adopera per risolverle.
Il Movimento si struttura come un discorso in divenire basato sull’apporto attivo e continuo di una moltitudine eterogenea di militanti.
Il MeP non fa critica, non seleziona, non censura – piuttosto intende creare uno spazio di incontro e dialogo con la poesia. Più dell’esito di tale dialogo, a noi interessa renderlo possibile: per questo abbiamo scelto la strada come primo luogo di pubblicazione.
Continueremo a guardarci e a guardare la realtà che abbiamo attorno, fino a quando le condizioni che hanno generato il MeP non saranno radicalmente cambiate. Allora un movimento per l’emancipazione della poesia non avrà più senso di esistere.”
Il Movimento per l’Emancipazione della Poesia – Firenze 2010
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