“Sii un arcobaleno nella nuvola di qualcun altro.”
Maya Angelou
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“Le cortesie più piccole
– un fiore o un libro –
piantano sorrisi come semi che germogliano nel buio.”
Emily Dickinson
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“Non è facile essere gentili con gli arroganti, gli stupidi presuntuosi, i supponenti, i bugiardi colti in flagrante. Non è necessario esserlo, a ben vedere; costoro hanno diritto ad una nostra pedagogica scortesia che li aiuti a capire i loro errori. Un eccesso di gentilezza – vendetta di aristocratica raffinatezza il cui significato ultimo è l’assoluta sottovalutazione dell’interlocutore maleducato – va riservata a casi rarissimi, altrimenti è dannosa e male interpretata. Ma con tutti gli altri, esseri normali pieni degli stessi difetti normali da cui noi stessi non siamo esenti, perché non essere gentili? La gentilezza scioglie le difficoltà piccole e prepara il terreno d’intesa per quelle pili grandi. Mantiene una temperie morbida nei rapporti con gli altri e fa bene alla salute poiché il sangue scorre senza turbolenze nelle vene ed arterie. Non costa nulla, o molto poco, se diventa un abito mentale, una costante di comportamento, e genera, non sempre ma spesso, reciprocità. Con gentilezza si possono pronunciare anche giudizi poco caritatevoli verso il prossimo, ma ciò appartiene ad un altro capitolo, e qui se ne accenna con riprovazione. Le nuove generazioni sono poco gentili poiché nessuno ha loro insegnato ad esserlo. I vecchi lo sono di più, anche per paura di essere maltrattati. Se siete donna, in quell’età di mezzo che espone i primi capelli bianchi e ricevete una scortesia, magari da un giovanotto al guinzaglio di una sgallettata che vi sorpassa in coda per il taxi con il passo lungo e scosciato, non mancate, gentilmente, di ricordare ad ambedue che il tempo passa per tutti, inesorabilmente anche per loro”.
Maria Venturini, da “Dizionario delle felicità”, 1998
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“E così devi accettare che non puoi spegnere il male del mondo da solo. Ma ogni giorno puoi avere cura del pezzo di creato che ti ospita, del presente che stai vivendo, dello spazio in cui cammini e di chi lo abita con te.
Non puoi fermare una guerra, ma costruire un piccolo riparo per un fiore, per un gatto randagio, per un ramo fratturato che ha ancora la vita dentro, quello lo puoi fare sempre, se impari di nuovo a vedere e a sentire.
Ed è il compito più grande che abbiamo: amare quel che c’è, sentire che la vita è una, dentro ogni cosa.”
Giulia Calligaro
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Sandra Bierman
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“Sii la mano che non hanno teso con te.
Di’ la verità che a te hanno tenuto nascosta.
Se hai subito ingiustizia: sii giusta, tu.
Se hanno indossato una maschera, divieni trasparente.
Dove hanno avuto paura, tu ama.
Per quando ti hanno fatto del male: sia ora un balsamo la tua presenza. Per le parole nere che ti hanno attraversato le orecchie e la pelle, fa ovunque incantesimi di magia bianca con il tuo dire benedetto. Il mondo non ha bisogno né della tua vendetta, né del tuo stare sulla difensiva. Sii quella luce che avresti voluto accendere quando eri al buio.”
Gloria Momoli
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“La gentilezza della gente non è che una vuota conchiglia che non contiene gemma né perla preziosa. La gente vive con due cuori: uno piccolo animato da profonda dolcezza, l’altro d’acciaio. E la gentilezza è troppo spesso uno scudo, e la generosità è troppo spesso una spada.”
Kahlil Gibran, da “Segreti del cuore”, 1947 (postumo)
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“Con chiunque è gentile con le Sue creature, Allah è gentile, pertanto siate gentili con qualsiasi uomo della terra, sia buono o cattivo; perché se si è gentili col cattivo, si può trattenerlo dalla cattiveria, così sarete anche voi nel Paradiso trattati gentilmente.”
Maometto, in “Abdullah Al-Mamun Suhrawardy”, “I detti del Profeta”, 1905
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