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Poesie degli indios Piaroa

18.09.2022
“Se tu mi guardi
sono come la farfalla
rossa;
se mi parli
sono come il cane che ascolta.
Se m’ami
sono il fiore che si scalda
tra i tuoi capelli.
Se mi respingi
sono come una canoa
vuota
che va sul fiume
e il sasso la spezza.”
*****
“Com’è bella la danza dei ragazzi!
Io, vecchio,
danzo nell’amaca:
i miei piedi sono freddi.
Lontano nella selva,
presso la grande Pietra Nera,
solo la tigre li scalderà
col suo fiato.
Quando sarò morto
voglio danzare con piedi di bimbo
davanti alla luna
quando la pioggia farà lucenti
le pietre.”
*****
“Un giorno
la luna si fermerà nel cielo.
I fiori saranno freddi e duri,
nella selva
solo le pietre cresceranno.
Allora
la grande Pietra Nera
sarà tutto:
schiaccerà la capanna
e tutta la gente Piaroa.”
*****
“I Piaroa non uccidono e non fanno la guerra; nessuna reminiscenza guerresca affiora nelle loro leggende. Essi non lottano, non rubano, non mentiscono, non litigano. Nell’organismo sociale da essi composto non si notano né diseguaglianze né privilegi. Non esistono tribunali né giudici: l’autogoverno ed il giudizio della coscienza (operante fino a determinare il suicidio) sono la sola legge Piaroa… L’assenza di moti violenti è il fattore che tonalizza l’intera struttura della società di questi miti indios del Venezuela (…).
Tale tratto dominante (la non-violenza) appare non solo in tutte le articolazioni culturali, ma anche nei minimi atteggiamenti esteriori, nel cosiddetto ‘modo di fare’ dei Piaroa. I Piaroa hanno ‘stile’. Camminano con passo elegante e morbido, parlano poco ed a bassissima voce, non gesticolano mai, non manifestano reazioni di meraviglia, di sorpresa, di paura, dominano ogni impulso emotivo e non cadono in abbandoni grossolani”.
Poesie e brani tratti da Giorgio Costanzo, “Poesie degli indios Piaroa”, 1959

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