“Quando perdo tutte le partenze,
quando dormo con la solitudine,
quando mi sono sbarrate le uscite
e la notte non mi dà pace.
Quando sento paura del silenzio,
quando costa fatica tenersi in piedi,
quando si ribellano i ricordi
e mi mettono spalle al muro.
Resisterò, eretto di fronte a tutto,
tornerò di ferro per indurire la pelle,
e benché i venti della vita soffino forte
sarò come il giunco che si piega
ma sempre torna in piedi.
Resisterò per continuare a vivere,
sopporterò i colpi e non mi arrenderò mai,
e benché i sogni si siano fatti a pezzi,
resisterò, resisterò…
Quando il mondo perde ogni magia,
quando il mio nemico sono io,
quando mi pugnala la nostalgia
e non riconosco neppure la mia voce.
Quando mi minaccia la pazzia,
quando nella mia moneta esce croce,
quando il diavolo passa all’incasso
o se qualche volta mi manchi tu.
Resisterò, eretto di fronte a tutto,
tornerò di ferro per indurire la pelle,
e benché i venti della vita soffino forte
sono come il giunco che si piega
ma sempre torna in piedi.
Resisterò per continuare a vivere,
sopporterò i colpi e non mi arrenderò mai,
e benché i sogni si siano fatti a pezzi
resisterò, resisterò.”
Carlos Toro e Manuel la Calva, “Resistiré”, dall’album “En forma”, 1988