Linguaggi

La mafia uccide…

20.07.2023

“La mafia uccide, il silenzio pure.”

Peppino Impastato

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E venne a noi un adolescente

 

“E venne a noi un adolescente
dagli occhi trasparenti
e dalle labbra carnose,
alla nostra giovinezza
consunta nel paese e nei bordelli.
Non disse una sola parola
né fece gesto alcuno:
questo suo silenzio
e questa sua immobilità
hanno aperto una ferita mortale
nella nostra consunta giovinezza.
Nessuno ci vendicherà:
la nostra pena non ha testimoni.”

 

Peppino Impastato

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La poesia di Gesualdo Bufalino scritta per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino:
Chiuso per lutto
“Basta così, giù il sipario, non me la sento stasera.
Si chiude. Vi rimborso il biglietto.
Lasciamo Guerrino per un bel po’
a sbrogliarsela con le tenebre
sul ciglione dell’abisso.
Gli farà bene vegliare anche lui
in questa Notte d’Ulivi della Sicilia…
Sicilia santa, Sicilia carogna…
Sicilia Giuda, Sicilia Cristo…
Battuta, sputata, inchiodata
palme e piedi a un muro dell’Ucciardone,
fra siepi di sudari in fila
e rose di sangue marcio
e spine di sole e odori,
sull’asfalto, di zolfo e cordite…
Isola leonessa, isola iena…
Cosa di carne d’oro settanta volte lebbrosa…
No, non verrà Guerrino a salvarla
con la spada di latta
a cavallo di Macchiabruna…
Nessun angelo trombettiere
nel mezzogiorno del Giudizio
suonerà per la vostra pasqua,
poveri paladini in borghese,
poveri cadaveri eroi,
di cui non oso pronunziare il nome…
Non vi vedremo mai più sorridere
col telefono in una mano
e una sigaretta nell’altra,
spettinati, baffuti, ciarlieri…
Nessuna mano solleverà
la pietra dei vostri sepolcri…
Nessuna schioderà
le bare dalle maniglie di bronzo…
Forse solo la tua, bambino.”
Gesualdo Bufalino, da “Il Guerrin Meschino”
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Una mentalità

 

“A monte risiede il vizio
della mentalità mafiosa.
La mafia non sta solo
negli odiosi crimini,
mafia è anche sottinteso,
sotterfugio che insinua
nelle abitudini linguistiche
di inconsapevoli onesti.

Mafia è interdizione
a comunicare, censura;
è incentivo affinché
sospetto e diffidenza
cancellino ogni verità.

Mafia è trascurare i muri
privandoli dell’intonaco,
lasciare che le cartacce volino
e che la loro ombra
imbratti la terra;
abbandonare i “vuoti a perdere”
e le deformi plastiche
quale ritratto del degrado.
uomo dai doppi fini,
ricerca lo scambio
di pensieri “franchi”,
in zona “franca” di pensiero;
purtroppo, questo è il solo
debole antidoto al male.

Raccogli le cartacce
e ogni altra varietà di rifiuti;
di tua iniziativa
spazza la strada pubblica, intonaca,
e non sarà del tutto vano.”

 

Valentino Zeichen, “Una mentalità”, da “Piccola pinacoteca”

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Foto dal web

 

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Strage del 24.07.1999
“Che ora d’incerta luce ci fu data
che ora – tra giorno e sera – dibattuta
ora che attarda la tòrta vita ricolma
ora che entra, che sparisce senz’ orma
o vago indizio ormai, ora che deflagra
bomba a bomba la città, la vita agra
a palermo – come a roma – s’ impiomba
cede il campo – paga il dazio – s’ inombra”
Manuel Cohen, “Strage del 24.07.1999”, da “L’Impoetico mafioso”
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Rosso sangue, nero morte

 

“Rosso sangue, nero morte
per me pari sono, in sangue
violenza, in nero lutto
e giorni lugubri, sangue che
si rapprende su corpi
innocenti e diventa nera
altra morte abbaiante
e ululante per campi distesi,
cimiteri in penombra,
sconsacrati. Ma anche, ironia,
un nastro di macchina
da scrivere, il mio può dare armonia
al foglio, alla poesia
e lasciano dietro
le immagini del dolore:
rosso un cuore, rossa una formica
calpestata dell’infanzia
colpevole, una mafia
senza rumore
che ti uccide senza risponderti di che colore
è: è rossa e nera,
in rosso e in nero travestirsi
per testimoniare l’oltraggio
in un tramonto rosseggiante
prima del disfarsi del giorno
nella tetra notte senza luna.
Chi non ha paura di morire
scagli la prima pietra: adoro
la lapidazione; così il sangue
non sarà più rosso e la morte
non sarà più nera.”

 

Dario Bellezza, “Rosso sangue, nero morte”

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Per Giovanni Falcone

“La mafia sbanda,
la mafia scolora
la mafia scommette,
la mafia giura
che l’esistenza non esiste,
che la cultura non c’è,
che l’uomo non è amico dell’uomo.

La mafia è il cavallo nero
dell’apocalisse che porta in sella
un relitto mortale,
la mafia accusa i suoi morti.

La mafia li commemora
con ciclopici funerali:
così è stato per te, Giovanni,
trasportato a braccia da quelli
che ti avevano ucciso.”

 

Alda Merini, “Per Giovanni Falcone”

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Aria di famiglia

 

“Sfiorano lenti le carte e i paesi.
Li spinge un vento lieve di vocali
Taurianova Gioia Tauro Rosarno
come le piante sul banco più grasse
che i macellai innaffiano
con sangue misto ad acqua.
Una cosca ben nata lo impara
che l’oro si confonde alla merda
e prima che la coscienza rimorda
chiunque nelle fauci di se stesso
può contribuire alla faccenda.
Anche quella, teniamola per noi.
Non diamola in appalto.”

 

Biancamaria Frabotta, “Aria di famiglia”

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