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Se ti tagliassero a pezzetti

28.08.2023
“Se ti tagliassero a pezzetti
Il vento li raccoglierebbe
Il regno dei ragni
Cucirebbe la pelle
E la luna tesserebbe
I capelli e il viso
E il polline di Dio
Di Dio il sorriso
Ti ho trovata lungo il fiume
Che suonavi una foglia di fiore
Che cantavi parole leggere parole d’amore
Ho assaggiato le tue labbra
Di miele rosso rosso
Ti ho detto dammi quello che vuoi
Io quel che posso
Rosa gialla rosa di rame
Mai ballato così a lungo
Lungo il filo della notte
Sulle pietre del giorno
Io suonatore di chitarra
Io suonatore di mandolino
Alla fine siamo caduti sopra il fieno
Persa per molto persa per poco
Presa sul serio presa per gioco
Non c’è stato molto
Da dire o da pensare
La fortuna sorrideva
Come uno stagno a primavera
Spettinata da tutti i venti
Della sera
E adesso aspetterò domani
Per avere nostalgia
Signora libertà signorina fantasia
Così preziosa come il vino
Così gratis come la tristezza
Con la tua nuvola di dubbi e di bellezza
T’ho incrociata alla stazione
Che inseguivi il tuo profumo
Presa in trappola
Da un tailleur grigio fumo
I giornali in una mano
E nell’altra il tuo destino
Camminavi fianco a fianco
Al tuo assassino
Ma se ti tagliassero a pezzetti
Il vento li raccoglierebbe
Il regno dei ragni
Cucirebbe la pelle
E la luna la luna tesserebbe
I capelli e il viso
E il polline di Dio
Di Dio il sorriso.”
Fabrizio de André, “Se ti tagliassero a pezzetti”, dall’album “In direzione ostinata e contraria”, 2004

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