Pensieri

Preghiera contadina

12.01.2024

“Dammi ancora la volontà di tenere nelle mani sempre, ancora e solo quello che è di stagione, non spinto oltre le sue possibilità di sopportazione al caldo, al caldo caldo, al freddo e al freddo freddo, che possano tenere solo quello che hanno fatto loro quando ci sono riuscite, altrimenti dammi la quiete di mostrarle vuote, senza accuse o scuse, la voglia di spiegare ancora una volta il perché.

Mantieni il mio centro al centro delle stagioni, non spostarmi verso chi chiede altro o qualcosa di diverso, non farmi cedere, ché tanto è solo voglia di un diversivo, passa in fretta.
Cucimi ancora la bocca davanti a tutte le innovazioni, teorie, prove, controprove, pratiche, metodi, – ho sentito dire che-, – puoi provare con- , – questo funziona davvero – e lasciami neutrale davanti a tutto e tutti.
Che provino, davvero però.
Questa fatica lasciamela, è la mia strada, ma lascia che ne dimentichi un po’, solo un po’ ogni sera, per poter continuare e ricominciare ad ogni alba, che mi resti sempre anche qualche parola per dire la terra e i suoi frutti.
Ma, se me le vuoi togliere va bene, non riprenderti però i suoi insegnamenti, potrei cadere con un alito di vento o di cielo, è uguale.
Tienimi insieme, ferma e non spostarmi verso quello che sarebbe più facile ma meno felice, tienimi qui sotto piantata e quercia, guarda crescere braccia e rami che si allungano solo per poterti toccare, forse, un giorno.
Non spostarmi e non sottrarmi alla verità del seme, alla sua irrequietezza di nascita e non fermarmi nella mia, sto solo nascendo una volta in più e sempre con qualcosa in meno.
Indicami di cosa ancora mi devo spogliare.
Regalami ancora lo stupore davanti a un raccolto maturo e ricordami di non dimenticare di ringraziarlo.
Lui o chi per lui.
La dolcezza davanti a quello rubato, distrutto o ammalato, donamela ancora; fa che non me la prenda troppo con me, che non sia troppo dura, insegnami l’indulgenza di perdonarmi quando sbaglio e sbaglierò.
Fa che quando non ce la faccio più, poi ce la possa fare ancora e dammi la certezza che se smetterò di crederci mi ricrederò e mostrami così, ancora una volta l’incredibile.
Lasciami di terra, nella terra, per la terra e con la terra.
Grazie, se puoi e se vuoi.”

La Raccontadina (Francesca Pachetti), “Preghiera contadina”

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