Fosforescenze

In fondo siamo tutti pettegoli…

03.02.2024
“Il pettegolezzo soddisfa il voyeurismo latente in ciascuno di noi per cui, sia pure per interposta maldicenza, cerchiamo di spiare quello che accade in camera da letto del macellaio o nella cucina dove costui litiga con la moglie. Le comunità di una volta vivevano sul sussurro quotidiano circa le marachelle o le disgrazie altrui, e di bocca in bocca le comari si passavano la notizia che il farmacista era cornuto, che la figlia del droghiere non era sparita in campagna
per curare la zia malata bensì per celare il fatto che era gravida del figlio della colpa o che il sindaco non lo diceva ma aveva un brutto male. Talora queste mormorazioni potevano rovinare la vita di una persona (si pensi a La patente di Pirandello) ma in genere rispondevano anche a un interesse quasi benevolo per la vita del nostro prossimo e in definitiva costituivano una forma di cemento sociale – anche quando il pettegolezzo da partecipazione dolente si trasformava in pubblica sanzione. Mostrami qualcuno che non
spettegola mai e io ti dimostrerò che non è interessato alle persone.”
Umberco Eco, “Siamo pettegoli ma in solitudine”, “La bustina di Minerva”, «L’Espresso», 18 marzo 2011
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“La calunnia è un venticello, un’auretta assai gentile che insensibile, sottile, leggermente, dolcemente incomincia a sussurrar. Piano piano, terra terra, sottovoce, sibilando, va scorrendo, va ronzando; nelle orecchie della gente s’introduce destramente e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar.”
Gioacchino Rossini (su testo di Cesare Sterbini”,  da “Il Barbiere di Siviglia”, Atto I, 20 febbraio 1816
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“Non è quello che dicono di te che fa male, ma quello che sussurrano!”
Errol Flynn
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“Nel concetto di pettegolezzo mi pare sottinteso un elemento di segretezza: si spettegola a quattrocchi, o al più in un ambiente con poche persone; fra intimi, insomma. Non mi sembrerebbe appropriato parlare di un pettegolezzo trasmesso a mezzo stampa o per tv. Il pettegolezzo è insomma un liquore da versare a piccole dosi in un orecchio, o magari in più d’uno, ma non in troppi, altrimenti cambia nome.”
Primo Levi, in “Del pettegolezzo”, 1986
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“Il pettegolezzo è l’oppio dell’oppresso.”
Erica Jong
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“Tale è l’indiscrezione del segreto. Non sa mai nascondersi e cerca sempre di depositarsi in qualsiasi orecchio che ascolti.”
Fabrizio Caramagna
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“Il pettegolezzo è come un boomerang, colpisce sempre chi l’ha cominciato.”
Fabrizio Caramagna
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“Ogni uomo è circondato da un esercito di spie volontarie”.
Jane Austen, da  “L’Abbazia di Northanger”, 1818
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“Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti,  piccole menti parlano di persone e di quel che fanno.”
Eleanor Roosevelt
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Eugenio de Blaas, “Pettegolezzi amichevoli”
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“L’importante, quando si spettegola, è mantenere l’impianto formale. Il divulgatore deve richiedere la massima segretezza, e gli astanti accordargliela; dopo, è chiaro che faranno galoppare la notizia ovunque ci riescano. E’ solo questione di tempo. Se uno dice “tenetela per voi il più possibile” non intende “ditela a meno persone possibile” ma “resistete un minimo di tempo prima di esplodere, così le tracce che portano a me saranno più difficili da seguire”.

 Marco Malvaldi, da “La briscola in cinque”, 2007

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“Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni

e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto.”

Qoelet, 5

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“Tre persone possono mantenere un segreto, se due di loro sono morte.”

Benjamin Franklin

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Felix Vallotton, “Pettegolezzo”

 

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“Il pettegolezzo salverà il mondo? Forse no, ma ha reso l’umanità intelligente”.

Robin Dunbar (psicologo evoluzionista)

 

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“I pettegolezzi, quando invecchiano, diventano miti.”
Stanisław Jerzy Lec, da “Pensieri spettinati”, 1957
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“Chi parla dietro la schiena degli altri, ha sempre qualcuno dietro la propria schiena.”
Turhan Rasiev (scrittore turco), da “Zona satirica”, 2007
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Stefano Novo, “Pettegolezzi” (dettaglio)

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Immagine in evidenza: Viktoriya Bubnova, “Pettegole”

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