Dicono che siamo in un momento di crisi. È vero! Anche il pianeta dicono sia in crisi, dicono si stia surriscaldando e che siamo noi la causa. Sarà così. Finiremo come il pianeta Venere che è arrivato a una temperatura di 470 gradi al suolo, l’acqua è evaporata, non si vede mai un raggio di sole perché c’è uno strato impenetrabile di nubi calde, si sciolgono anche i metalli, per cui ci sono laghetti di stagno e oceani di piombo fuso, se non sono evaporati anche quelli. Può darsi che la colpa sia stata dei venusiani, che hanno continuato ad andare in macchina con motori inquinanti, euro 1, euro 2, a usare combustibili fossili, la plastica non riciclabile, a non fare la raccolta differenziata; deve essere stata un’epoca torbida su Venere, le strade piene di immondizia che fermentando disperdeva nell’aria metano; e di lì in avanti dev’essere stato il tracollo del pianeta anche da un punto di vista sociale: i comici che si mettevano a fare i politici, gli incompetenti al governo, i pizzaioli ministri e la politica che degenerava in spettacolini di varietà, con travestiti, grida di nevrastenici, opinionisti, gli opinionisti sono la rovina di qualunque pianeta; mentre la temperatura cresceva, e quindi tutti in casa con l’aria condizionata, negli uffici con l’aria condizionata, in autobus, perfino in moto col ventilatore, quindi la crescita del caldo è stata esponenziale. E adesso Venere è disabitata, non ce l’hanno fatta, a un certo punto bolliva tutto prima ancora di metterlo sul fornello; impossibile procreare; già si sudava a stare fermi con l’aria condizionata regolata al massimo; una procreazione era come aggiungere fuoco all’inferno, perché anche su Venere c’era il nostro stesso sistema procreativo fondato sullo strofinamento, che come è noto produce calore, contribuendo allo scioglimento dei poli nella misura del quattro per cento e all’aumento conseguente del livello marino.
Ermanno Cavazzoni, “La crisi non cesserà mai e poi mai”, da AA. VV., “Fuochi”, 2024
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In evidenza: Foto di Dirk Meister