Epistolario

Frida Kahlo, “lettere appassionate”

19.02.2025
A un’amica francese
Da quando mi hai scritto, in un giorno così limpido e lontano, volevo spiegarti che non posso allontanarmi dai giorni né tornare indietro nel tempo fino a un’altra epoca. Non ti ho dimenticata – le notti sono lunghe e difficili.
L’acqua. La nave, il molo e la partenza che ti rendeva così piccola ai miei occhi imprigionati in quella finestra rotonda che guardavi per conservarmi nel tuo cuore.
Tutto ciò è intatto. Poi vennero i giorni, nuovi di te. Oggi vorrei che il mio sole ti toccasse. La tua bambina è la mia bambina, i burattini, sistemati con ordine nella grande stanza di vetro, appartengono a entrambe.
Lo huipil* con i nastri violetti e rossicci è tuo. Mie le vecchie piazze della tua Parigi…
(*Parte superiore del tradizionale abito femminile maya, ricamato con colori vivaci)
Frida Kahlo, da “Lettere appassionate”, a cura di Martha Zamora, traduzione di Monica Martignoni,
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In evidenza: Foto dell’Archivio Isolda P. Kahlo (Messico)

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