Pensieri

I bimbi nuotano forte

20.02.2025
“Tu, che hai peso di piuma, tu che sei oltre le piantagioni di sale, parlami del fiore, chiamami per nome.
Anch’io perdo la via nelle pianure di nebbia, dove crolla il casolare, trafitto dal gelo. Dove solo i cancelli che ruotano, l’intrecciarsi dei fossi, il latrare scuro dei cani.
Ma se piove sghembo, il cielo riempie i laghi, scioglie le spire. Ribatte il cammino alle tempie, chiede il gesto, il rifugio. Cresce l’erba sulle traverse delle rotaie, lievita il pane al tepore, rosso si corica il giorno.
Verità è questa piccola sera che intreccia sangue e germoglio, steli d’acqua e pianto in garbuglio, come una cesta di sete.
S’apre altissima la notte, protetta da lealtà, cosa lucente e piana. Come si pesassero da sole le cose, nell’acqua quieta, che non solleva o nasconde. Come fosse tenero tutto, e caro.
Edifica ora con tenacia il calore delle mani, l’accoglienza degli occhi, dilata le ossa. Che non vi sia congedo senza lume, senza voce, tra corpi vivi.
Come uccelli addormentati, raggeliamo sulla riva, in un chiasso d’ombra. Ci hanno lasciati soli, senza nido, nei rigori d’inverno. Dico non è tardi, per raccogliere ciò che, piegato, trema. Bellezza di pace. Tempo cavo.
Nel bagliore marino, un chiaro d’alba, per ciò che ancora si può dire amore.”
Francesca Serrignoli, da “I bimbi nuotano forte”
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Ganesh Kumar Perumal

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