– avremmo dovuto conoscerci durante la Seconda Guerra Mondiale, non trovi?
– ogni volta che mi dici che ti manco, un camionista sorride
– cosa c’entra?
– non lo so, mi piaceva l’immagine di un camionista stanco che percorre la sua lunga interminabile strada dall’est all’ovest sul suo gigantesco autoarticolato e a un certo punto sorride, senza sapere neanche lui il perché
– sei strano tu
– ogni volta che facciamo l’amore, ringiovanisco di tre anni
– allora dobbiamo stare attenti, che non vorrei una mattina o l’altra, svegliarmi accanto a un bimbo
– ogni volta che vedo la luna che galleggia piena e gialla sulla mia città penso che anche tu, dalla tua città, se alzi il naso, vedi la mia stessa luna piena e gialla e tutto ciò mi sembra meraviglioso e romantico e bellissimo
– poi capisci che stai rincoglionendo?
– sì
– eh
– ogni volta che penso alla possibilità di perderti, il mio cuore si ferma per cinque secondi
– ho un amico cardiologo, ti do il numero
– ogni volta che mi dici che m’ami divento cintura nera di felicità settimo dan
– io non t’ho mai detto che t’amo
– c’è sempre una prima volta
– sembri molto sicuro di te
– non credi che io abbia un sacco di buoni motivi per esserlo?
– vuoi la verità?
– non so se sono pronto alla verità, baciami
– e sia, un nazista in meno.