Affabulazioni

Il primo Tinder non si scorda mai

29.11.2021
“Maria (è un nome di fantasia) è una ragazza di ventisette anni, amante della poesia e dei gatti. A quanto pare non è spaventata dalla differenza d’età. Ha gli occhi chiari e fa l’infermiera psichiatrica. Perfetto.
Ci diamo appuntamento nel mio locale preferito di San Salvario, dopo cena. È venerdì sera e c’è abbastanza bordello, ma non troppo, grazie all’estate incalzante. Io bevo a sufficienza per abbattere la tensione di questo primo appuntamento al buio. Fa caldissimo, ma per l’occasione mi sono vestito in lungo. Sono le 22:30 e non la vedo. Sudo come una bestia. Vado al banco e mi prendo una birra. Ho paura di incontrare qualcuno che conosco. Mi vergogno. Perché mi vergogno? Lo fanno tutti, anche Di Caprio. Però mi vergogno e sono teso e non ho più voglia. Che faccio, scappo? Cosa succede se scappi al primo appuntamento su Tinder? Fai la figura del minchione, penso. Ti radiano dall’app, probabilmente.
Poi sento una voce dietro di me.
“Giacomo?”
Mi giro, è lei.
Ha gli occhi come nella foto.
Ha delle tette incredibilmente grosse.
È più bassa di quanto immaginavo.
Ci sediamo fuori. Dopo i primi convenevoli in cui si parla del più e del meno, del caldo, delle vacanze, del suo gatto, del fatto che io amo i gatti ma non ne ho uno, inizio a raccontare a Maria delle mie tristezze amorose. Le racconto di Anna. Le racconto di Agata. Lei mi ascolta attenta. Sarà la deformazione professionale da infermiera psichiatrica.
Nel tutorial Come affrontare il primo appuntamento su Tinder nessuno ti avverte che investire una sconosciuta (che plausibilmente considera l’opzione di venire a letto con te) con storie sulle tue ex non rientra tra le migliori strategie per finire la serata in bellezza.
Malgrado Maria ascolti le mie disgrazie composta e apparentemente attenta, allo scoccare della mezzanotte mi dice: “Ho notato che zoppichi”.
“Sì, il mignolo, l’ho sbattuto contro un mobile.”
“Te lo sei fatto vedere?”
“No, solo il mio coinquilino l’ha visto. Dice che non è rotto, ma ha sette anni e mezzo e non so se fidarmi… Vuoi dare un’occhiata?”
“Si è fatto tardi, domani lavoro, mi sa che devo andare.”
“Scusa, ho parlato solo io… Com’è andata la tua giornata?”
“Ciao, Giacomo, spero risolverai con Anna. E fuma di meno.”
Forse Tinder non fa per me.
Forse devo arruolarmi nella Legione Straniera. O farmi prete.
Magari fare il prete nella Legione Straniera.
Però che tette, Maria.
Peccato.”

Guido Catalano, da “Tu che non sei romantica”

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