Affabulazioni

I miti coreani di Tan’gun e di Pak Hyŏkkŏse

22.02.2022
Il mito di Tan’gun
Il Wei Shu dice che duemila anni fa, quando in Cina regnava il saggio imperatore Yao, Tan’gun Wanggŏm scelse Asadal come propria capitale e fondò il paese di Chosŏn.
Le Vecchie Cronache notano che Hwanung, nipote del signore celeste Hwanin, desiderava scendere a vivere sulla Terra assieme agli umani. Hwanin scelse il monte T’aebaek [oggi chiamato Paektu] come il più adatto per Hwanung. Gli diede tre sigilli celesti e gli permise di regnare. Hwanung scese con tremila seguaci sulla cima del monte T’aebaek, sotto un albero di sandalo e chiamò questo posto “Città celeste”.
Governava i signori del vento, della pioggia e delle nuvole, e si assunse 360 aree di responsabilità, fra cui l’agricoltura, la lunghezza della vita, la malattia, la punizione, il bene e il male.
A quell’epoca un’orsa e una tigre che vivevano in una caverna, desiderando diventare umani, pregarono Hwanung di esaudire il loro desiderio. Il re diede loro un mazzetto di artemisia sacra e venti spicchi d’aglio e disse: «Se mangiate questo ed evitate di vedere la luce del sole per cento giorni, diventerete umani». Entrambi mangiarono le erbe. Dopo ventun giorni l’orsa diventò una donna, ma la tigre invece, non avendo rispettato il tabu, non fu trasformata in uomo. In seguito l’orsa, desiderando avere un figlio, pregò sotto l’albero di sandalo e allora Hwanung si trasformò, giacque con lei e ne nacque un figlio che fu chiamato Tan’gun Wanggŏm.
Nel quindicesimo anno di regno dell’imperatore Yao, Tan’gun scelse P’yŏngyang come capitale del suo regno chiamato Chosŏn e poi si portò ad Asadal dove regnò per 1500 anni. All’età di 1908 anni divenne dio della montagna.
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Il mito di Pak Hyŏkkŏse
In passato Chin Han aveva sei villaggi, ognuno dei quali apparteneva a un clan separato il cui antenato si diceva che fosse disceso dal cielo. Il primo giorno del terzo mese del primo anno di Ti-chieh del precedente Han, gli antenati dei sei villaggi assieme ai loro discendenti si radunarono sulle rive del fiume Al, e convennero che, per evitare la dissolutezza nel popolo, avevano bisogno di un re saggio.
Quando salirono più in alto e guardarono in basso videro verso Sud una luce che emanava da un luogo del monte Yang vicino a cui si trovava un cavallo bianco che si era inginocchiato e faceva inchini.
Quando si avvicinarono, trovarono un grosso uovo rosso e il cavallo nitrì e salì al cielo. Aperto l’uovo, vi scoprirono all’interno un bel bambino con un volto raggiante. Quando gli fecero il bagno nella Fonte dell’Est, questi emise luce. Anche la natura gioiva. Lo chiamarono Hyŏkkŏse, che significa luminoso, e lo nominarono re.
Dopo aver trovato il re, il popolo si disse che doveva trovargli una regina virtuosa come moglie. Quel giorno vicino al pozzo di Aryŏng, nel distretto di Saryang, comparve un drago-gallina che da sotto la sua costola sinistra produsse una bambina eccezionalmente bella, ma con la bocca a forma di becco. Quando però le fecero un bagno nel fiume del Nord a Wŏlsŏng, il becco le cadde.
Il popolo allora eresse un palazzo e allevò assieme i due meravigliosi bambini. Siccome il bambino era nato da una specie di zucca, che in coreano si dice pak, gli diedero il nome Pak, mentre alla bambina diedero il nome del pozzo vicino al quale era nata.
Quando i due raggiunsero i quindici anni di età, il ragazzo divenne re e la ragazza regina. Essi chiamarono il paese Sŏrabŏl e, a causa delle circostanze della nascita della regina, lo chiamarono anche Kyerim, che significa “Foresta del gallo”. In seguito il regno prese il nome di Silla.
Dopo sessantadue anni di regno, Hyŏkkŏse salì al cielo e dopo sette giorni i suoi resti caddero a terra. Si dice che la regina lo seguisse. La gente voleva seppellirli assieme nella stessa tomba, ma comparve un grosso serpente che glielo impedì.
I loro corpi furono allora divisi in cinque parti e sepolti in cinque luoghi diversi chiamati le Cinque Tombe o le Tombe del Serpente.
Dal “Samguk yusa” (“Memorabilia dei Tre Regni”) del monaco buddhista coreano Iryeon (1206 – 1289)

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