2022.05.03

Zeus, lo zuzzurellone dell’Olimpo

Diciamocelo che solo i Greci antichi potevano inventarsi un Dio padre come Zeus, che più che a reggere l’universo sembra perennemente impegnato a inseguire gonnelle. La vita di Zeus assomiglia ad una lunga cena elegante ad Arcore: non c’è dea, semidea, ninfa o mortale decente che non si sia ritrovata prima o poi a subire […]

2022.05.03

Quaresima cuore del tempo

Sono belli  i verbi “schiudersi” e “scatenarsi”, in fila così, prima l’uno e poi l’altro. Il primo è lento ma determinato, il secondo è un verbo ribelle. Sono utili per raccontare quello che può prepararsi in questo tempo, perché accada un tempo diverso Dopo. Si schiude un uovo, si schiudono le labbra per dire una […]

2022.05.03

Il lato “stupefacente” della vecchiaia

«È stupefacente trovarmi ancora qui, alla fine di ogni giornata. Andare a letto di notte e pensare sorridendo che “ho vissuto un altro giorno”. E poi è stupefacente risvegliarsi otto ore dopo e vedere che è la mattina di un nuovo giorno, e sono sempre qui. “Sono sopravvissuto a un’altra notte”, penso, e mi viene […]

2022.05.02

La canzone della rondine

“Ecco ecco la rondinella che porta nuovi tepori, eccola, porta la bella stagione, sul petto è bianca, nera sul dorso. Stana i frutti secchi dalla tua casa ricca, con una coppa di vino e un canestro di formaggi. La rondinella non rifiuta focacce e legumi, mai. Ce ne andiamo o aspettiamo? Se qualcosa ci dai […]

2022.05.02

Scura maja

“Scura maja, scura maja! Te si’ muort’ chigna facce? Mo me stracce trecce e facce, Mo me jatte ’ngoj’ a taja: Scura maja, scura maja! Primma tenea ’na casarella, Mo ’ntieng’ chiù reciette. Senza fuoche e senza liette, Senza pane e cumpanaja: Scura maja, scura maja! M’ha lasciata ’na famija Scàuza e nuda, appetitosa; E […]

2022.05.02

Saluto di notte

“Ogni tanto, di notte o verso l’alba, mi sveglio con un dolore che è il più disperato e intollerabile di tutti quelli che ho conosciuto. Non so dove mi trovo. So bene il luogo immediato, se ci penso, il nome di una città o l’altra, e perfino la via ancora rischiarata, a quest’ora, dal fanale […]

2022.05.01

Sandro Pertini: Discorso del primo maggio 1945

“Non è una questione di nostalgia, ma di memoria. No, non sono nostalgici quelli che pensano che i sindacati dei lavoratori abbiano un senso. Non sono nostalgici quelli che riflettono sulle lotte fatte dai lavoratori in più di un secolo per ottenere un lavoro che si legasse ai diritti. No, non è nostalgia pensare a […]

2022.05.01

La classe operaia va in paradiso

“Lo studente, lo studente, lì, fuori, ha detto che noi entriamo qui dentro di giorno, quando è… è buio. E usciamo di sera, quando è buio. Ma che vita è la nostra? Questo, pro forma. Allora io dico, già che ci siamo, perché non lo raddoppiamo questo cottimo? Eh? Così lavoriamo anche la domenica. Magari […]

2022.04.30

Il discorso della luna

“Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo… Noi chiudiamo una grande giornata di pace… Sì, di pace: ‘Gloria a […]

2022.04.29

Botta e risposta tra poesia e pittura: Ferlinghetti e l’Espressionismo tedesco

Storia espressionista dell’espressionismo tedesco “Il Cavaliere Azzurro cavalcò sul Ponte fino al Bauhaus in groppa a più di un cavallo azzurro Franz Marc il marchio suo azzurro lasciò sulla scena azzurra E Kirchner nel circo scuro trotterellò su un cavallo diverso e scuro Emil Nolde mai muffito danzò ardito intorno a un vitello d’oro Max […]