“Ho atteso questo dieci febbraio nella trepidazione della notte insonne, fuori il vento ha fischiato sinistro, un lampione tremava e gettava la sua povera luce fredda nella mia finestra vuota; poi con la grande valigia ho camminato sulle strade della mia città quando il cielo era ancora buio, gli alberi dei Giardini erano scossi dal […]
19 marzo 1982 “Tra il 1947 e il 1948 a tutti gli italiani rimasti ancora a Fiume fu richiesta l’opzione: bisognava decidere se assumere la cittadinanza jugoslava o abbandonare il paese. La mia famiglia optò per l’ Italia e conobbe un anno di emarginazione e persecuzioni. Fummo sfrattati dal nostro appartamento e costretti a vivere […]
“La foiba faceva sempre pensare al sangue, all’ossario, alla macelleria al lancio dei vivi e dei morti nell’abisso. Negli inghiottitoi si buttava la roba che si voleva eliminare, togliere per sempre dalla vista, e magari anche dalla memoria.” Carlo Sgorlon, da “La foiba grande”, 1992 ***** Foiba di Basovizza “O tu che ignaro passi per […]
“Io mi chiamo Pasquale Cafiero E son brigadiero del carcere, oiné Io mi chiamo Cafiero Pasquale E sto a Poggio Reale dal ’53 E al centesimo catenaccio Alla sera mi sento uno straccio Per fortuna che al braccio speciale C’è un uomo geniale che parla co’ me Tutto il giorno con quattro infamoni Briganti, papponi, […]
“Cosa sono le fate ignoranti? Le fate ignoranti sono quelle che incontriamo e non riconosciamo ma che ci cambiano la vita. Non sono quelle delle fiabe, perché loro qualche bugia la dicono. Sono ignoranti, esplicite, anche pesanti a volte, ma non mentono sui sentimenti. Le fate ignoranti sono tutti quelli che vivono allo scoperto, che […]
“Il becchino di Lampedusa mi parla dei primi morti in mare che ha visto. Della menta pistata che s’è infilato in una mascherina per non sentire la puzza dei corpi in decomposizione. Le croci di legno che ha piantato quel giorno sono ancora nel piccolo cimitero dell’isola. Stanno lì senza nome. Sembrano tombe di un […]
I poveri erano così tanto poveri che presero la loro fame e la misero in bottiglia e se la andarono a vendere. Se la comprarono i ricchi, i ricchi che nella vita avevano mangiato di tutto, dal caviale ripieno all’ossobuco di culo di cane allo spiedo. Però la fame dei poveri in bocca non l’avevano […]
Il magazzino sorge a lato delle rampe in entrata e in uscita del raccordo. E’ dipinto di blu e il tetto è di lamiera. Fuori, su uno spiazzo di cemento, sono allineati dei contenitori di metallo: in alcuni la merce è disposta ordinatamente, in altri c’è confusione, di forme e di colori. Anaïs Chin quasi […]
“Abbiamo sede nella Centenary Hall, oscura struttura in mattoni che dividiamo con il dipartimento di cultura popolare, ufficialmente nota come Ambienti americani. Curioso gruppo. Il personale docente è composto quasi unicamente di emigré, transfughi da New York, svegli, duri, pazzi del cinema, folli per i «trivia». Sono qui per decifrare il linguaggio naturale della cultura, […]
“Chi avesse visto i nostri volti trasfigurati dall’incanto, durante il viaggio in treno da Auschwitz a un Lager bavarese, quando scorgemmo, dalle sbarre di un vagone cellulare, i monti di Salisburgo, con le cime rilucenti nel tramonto, non avrebbe mai creduto che erano volti di uomini che consideravano praticamente conclusa la propria vita. Nonostante tutto […]