“Roma de travertino, rifatta de cartone, saluta l’imbianchino, suo prossimo padrone.” (Riferendosi alla visita di Hitler in Italia nel 1938) Trilussa (Carlo Alberto Salustri, 1871 – 1950) ***** POESIE DI TRILUSSA Felicità “C’è un’ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va… Tutto sommato, la felicità è una piccola […]
“- Perché sta a Roma lei, signor Meis? Mi strinsi nelle spalle e gli risposi: – Perché mi piace di starci… – Eppure è una città triste, – osservò egli, scotendo il capo. – Molti si meravigliano che nessuna impresa vi riesca, che nessuna idea viva vi attecchisca. Ma questi tali si meravigliano perché non […]
“Non importa chi sono. Non importa come mi chiamo. Potete chiamarmi Strega. Perché tanto la mia natura è quella. Da sempre, dal primo vagito, dal primo respiro di vita, dal primo calcio che ho tirato al mondo. Sono una di quelle donne che hanno il fuoco nell’anima, sono una di quelle donne che hanno la […]
“Se vuoi assoggettare i corpi, usa catene e cannoni. Ma i cannoni e le catene non bastano, ti serve qualcosa come una calamita, che da un lato respinge, dall’altro subdolamente attrae, a seconda di come la volti. Qualcosa che se allontanata retoricamente da te, rimane concretamente dentro di te. La conquista dell’Africa è stata fatta […]
Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: “Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?” “Gridano perché perdono la calma”; rispose uno di loro. “Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?” Chiese nuovamente il pensatore “Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti”; replicò un altro discepolo […]
“Perché io sono la prima e l’ultima Io sono la venerata e la disprezzata, Io sono la prostituta e la santa, Io sono la sposa e la vergine, Io sono la madre e la figlia, Io sono le braccia di mia madre, Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli, Io sono la […]
“Cosa c’è di più spaventoso della morte? Cosa succederebbe, se s’immaginasse realmente l’orrore della propria morte? Potete immaginare il vostro spavento? E’ impossibile, lo ripeto, immaginare la propria morte, anche se lo si vuole, ma è possibile immaginare quella degli altri. Oltre a quella paura della morte, c’è un gran numero di paure di realtà […]
“Lei è una magàra e non sa quanti anni ha, all’anagrafe quaranta, ma sa di aver vissuto altre vite in altri mondi. Se lo chiede alla sua pelle sa concederle brividi che vanno oltre il presente, in uno spazio bianco che non conosce tracce della sua umana presenza. Se lo chiede agli occhi le dimostrano […]
“Qui non serve misurare con il tempo, a nulla vale un anno, e dieci anni non son nulla. Essere artisti significa: non calcolare o contare; maturare come l’albero, che non incalza i suoi succhi e fiducioso sta nelle tempeste di primavera, senza l’ansia che dopo possa non giungere l’estate. L’estate giunge. Ma giunge solo a […]
“Caro Corpo, è solo nel mio quarantesimo anno d’età che capisco quanto a lungo ti ho dato per scontato. Tu ed io: è stato come un matrimonio combinato. Siamo stati presentati alla nascita e poi il nostro lavoro è stato quello di attraversare insieme questa vita. Tu sei il mio vascello, ed io la tua […]