2020.05.21

Un pohela boishakh a Centocelle

In Bangladesh e nel Bengala Occidentale il pohela boishakh (o poila boishakh) si festeggia il 14 aprile. Di cosa sto parlando? Del capodanno, ovviamente, una delle festività nazionali per eccellenza. Nell’antichità seguiva il ciclo lunare e si inaugurava in primavera. Poi, con il tempo, la tradizione ha cominciato a seguire il ciclo solare e ha […]

2020.05.21

Weekend a Bristol

La frenesia del vivere nell’inquinamento acustico e atmosferico romano è compensata da un aspetto che, a volte, si tende a dare per scontato: gli aeroporti (casomai uno non dovesse bastare, noi raddoppiamo, così come abbiamo il vizio di raddoppiare le consonanti). Non è per tutti organizzare in quattro e quattr’otto un weekend fuori dell’italia. A […]

2020.05.19

Le poesie di Yunus

“Vedo il sole I miei occhi attraversano la finestra Sono ferma” Paola ***** “PAREIDOLIA Nel dipanar l’intreccio di un discorso sulla irrilevanza mia nel mondo dei Big Data mi son perduto. Il mio io digitale sopraffatto dall’IO datizzato genera ansia distopica all’Uomo. Apofenia m’assale. Tre profondi respiri e la macchia sul soffitto si fa farfalla. […]

2020.05.19

L’allegro cimitero

In un angolo della vecchia Europa c’è un luogo insolitamente variopinto che, proprio per questa sua stranezza, è diventato motivo di attrazione turistica: stiamo parlando del Cimitirul Vesel (letteralmente “cimitero allegro”), situato nel paese di Săpânța, nel distretto di Maramureș, nella Romania settentrionale. Ogni tomba è dipinta, raffigurando scene di vita del defunto, in chiave […]

2020.05.19

Le madri della nostra Costituzione

“Le schede che ci arrivano a casa e ci invitano a compiere il nostro dovere hanno un’autorità silenziosa e perentoria. Le rigiriamo tra le mani e ci sembrano più preziose della tessera del pane. Stringiamo le schede come biglietti d’amore. Si vedono molti sgabelli pieghevoli infilati al braccio di donne timorose di stancarsi nelle lunghe […]

2020.05.17

I nostri haiku di quarantena

L’haiku giapponese è una sorta di “sintesi poetica“, un “tanka“, ossia una “poesia breve“. Nato come forma di poesia popolare probabilmente nel ‘600, ma forse anche più antico, deve il suo nome al poeta Masaoka Shiki. Costruito su tre versi, l’haiku è una poesia evocativa, di ispirazione, profondamente influenzata dal buddismo zen: sboccia apparentemente come […]

2020.05.17

Leopardiana dialettale

Ha compiuto duecento anni, ma non li dimostra, perché ancora oggi è considerata una delle poesie più belle della nostra letteratura. E’ “L’infinito”, di Giacomo Leopardi. Composta a Recanati tra la primavera e l’autunno del 1819, fa parte della raccolta poetica “Idilli”, pubblicata nel 1826. Da allora, “L’infinito” parla tutte le lingue del mondo: dal […]

2020.05.07

La stupidità, questa sconosciuta

Perché parlare di stupidità? Forse proprio perché ne parliamo troppo, o troppo poco, oppure superficialmente, magari senza accorgercene, liquidando la questione con un epiteto affibbiato a qualcuno e talvolta perfino a noi stessi. Il punto, però, è che la stupidità è una cosa seria, molto più di quanto non saremmo disposti ad ammettere, soprattutto quando […]

2020.05.07

Il theremin, ovvero piccola storia di bellezza e di spie

Un suono incorporeo, una melodia sfilacciata dal cielo o forse strappata da un sogno: è la voce del theremin. Come spesso accade alle meraviglie, che sembrano portate in volo dagli angeli, anche questo strumento musicale nasce per caso, ma la sua storia è molto meno poetica della sua voce, con la quale ha in comune […]

2020.05.07

Le mani, “misteri che abitano la nostra vita”

“Le mani non sono vere, non sono reali… sono misteri che abitano la nostra vita… A volte, quando fisso le mie mani, ho paura di Dio… Non c’è vento che faccia tremare quelle candele, eppure esse si muovono, guardate; si muovono… da che parte si inclinano?… Che pena se qualcuno mi rispondesse!… Sento il desiderio […]