2024.02.03

Il fumo di Birkenau

“Piovigginava […] Come facevo spesso, marciavo tenendo gli occhi chiusi, contavo i passi scanditi dalla colonna ingaggiando con me piccole scommes- se. Ma, a un tratto, mi trovai a sbattere contro la schiena della mia vicina […]. Aprii gli occhi e mi accorsi che eravamo già arrivati davanti al Quarantäne- lager. Nello stesso momento sentii […]

2024.02.03

Uno psicologo nei lager

Improvvisamente, ho di fronte l’immagine di mia moglie. Mentre inciampiamo per chilometri, guardiamo la neve o scivoliamo su lastre ghiacciate, sempre sorreggendoci a vicenda, aiutandoci gli uni gli altri e trascinandoci avanti, nessuno parla più, ma sappiamo bene che in questi momenti ognuno di noi pensa a sua moglie. Di tanto in tanto guardo il […]

2024.02.03

La tregua

“Così per noi anche l’ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso del pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, […]

2024.02.03

Fino a quando la mia stella brillerà

“Poi vidi Janine […]. Erano mesi che lavoravamo una accanto all’altra nella fabbrica di munizioni. Janine era addetta alla macchina che tagliava l’acciaio. Qualche giorno prima quella maledetta macchina le aveva tranciato le prime due falangi di due dita. Lei andò davanti agli aguzzini, nuda, cercando di nascondere la sua mutilazione. Ma quelli le videro […]

2024.02.02

Non è più come prima …

Lacan dice che quando noi amiamo qualcuno non amiamo l’immagine perché gli amori legati all’ideale hanno le gambe corte, durano poco, si spengono subito. Gli amori che durano sono amori dove in primo piano non troviamo l’altro ridotto a uno specchio idealizzante dell’Io, ma l’incontro con una esteriorità che viene amata per quello che è […]

2024.02.02

Mi auguro di avere coraggio

“Mi auguro di avere coraggio. Coraggio di continuare a convivere con me stesso, per quanto impegnativo, in modo franco, senza fronzoli né false cortesie. Di fare lo stesso con gli altri. Di non perdere l’abitudine di chiamare pane il pane e vino il vino. A viso aperto. Per quanto in molti storcano il naso e […]

2024.02.02

Quando la guerra fa un bambino

“Quando gli americani pensano alla guerra, pensano a uomini con pistole e a soldati in uniforme quando io penso alla guerra, penso al dover fare le valigie Penso alla scarsità di cibo, penso al collasso economico Penso a mia nonna, quella che abbiamo dovuto lasciare quella che sua madre aveva spostato di città in città, […]

2024.02.02

Dalla parte di lei

“Il ragioniere mi girava attorno sospettoso, poi rivedeva i miei conti. Anche in lui, come in mio padre, scorgevo una vena leggera di irritazione mentre mi diceva “Benissimo”. Notavo, però, che egli si comportava in tal modo anche verso le mie migliori colleghe: c’era sempre, da parte degli uomini, un lieve senso di diffidenza nei […]

2024.02.02

Il pescatore

“All’ombra dell’ultimo sole S’era assopito un pescatore E aveva un solco lungo il viso Come una specie di sorriso Venne alla spiaggia un assassino Due occhi grandi da bambino Due occhi enormi di paura Eran gli specchi di un’avventura E chiese al vecchio dammi il pane Ho poco tempo e troppa fame E chiese al […]

2024.02.02

Più povero è il linguaggio, meno esiste il pensiero

La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, passato semplice, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato…) dà luogo ad un pensiero al presente, limitato al momento, incapace di proiezioni nel tempo. La generalizzazione del “tu”, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono altrettanti colpi mortali portati alla sottigliezza dell’espressione. Cancellare la parola “signorina′′ non solo […]