Le sirene urlavano l’allarme. Sarebbe stata un’altra notte di bombardamenti. L’ennesima. Mia nonna era bambina. Lei e sua mamma vivevano da sole. Avevano ancor un tetto sopra la testa, per miracolo. Una casetta al secondo piano, affacciata su una vecchia corte, una viuzza stretta, botteghe di calzolai, un modesto paese di provincia, lo stesso nel […]
“Roma, 18 giugno 2007 Apprendo ora sul sito dell’Ansa del primo giorno di lavoro di Erich Priebke. Dove? In via Panisperna. Un ex generale delle SS accusato di genocidio che timbra il cartellino nel luogo in cui un gruppo di studenti scompose l’atomo, prologo all’atomica di Hiroshima. Immagino un incontro fortuito in strada con Priebke. […]
“E allora, moraccia, vieni avanti che t’acchiappo, e pensava che non è allegro aver avuto un’infanzia come la sua, non ne rimane un gran che, ammuffisce, e i pezzi più belli in cui ci si potrebbe rivedere carini e pieni di speranze rimangono offuscati per sempre da tutto il resto. (…) Appoggiato comodamente sui gomiti, […]
«Don Juan si dilungò interminabilmente sul concetto di Guerriero. Ovviamente, specificò, non era possibile ridurlo a un semplice concetto: quello del Guerriero era un modo di vita, l’unico deterrente alla paura, e il solo canale che un praticante potesse usare per consentire al flusso della sua attività di scorrere liberamente. Senza il concetto di Guerriero era […]
A Roma ho visto che il Tevere non è bello, ma trascurato nelle banchine, da dove spuntano rive a cui non c’è chi metta mano. Nessuno usa le navi da carico brunite dalla ruggine, nemmeno le barche. Arbusti ed erba alta sono infangati, e sulle balaustre solitarie dormono immobili gli operai nella calura di mezzogiorno. […]
In Sicilia quando non sei proprio convinto dici “ora poi lo facciamo…” oppure ad una domanda rispondi contemporaneamente “sì, no…“. Noi siciliani abbiamo una percezione del tempo molto particolare, ad esempio quello che hai fatto il giorno prima diventa passato remoto, come fossero trascorsi secoli… oppure quando stai uscendo di casa, rassicuri tutti affermando “sto […]
“Ad Antiochia, là dove il fiume Assi si getta nel mare, fu costruito un ponte per collegare una parte della città all’altra metà. Venne edificato con grandi blocchi di pietra trasportati dai monti sul dorso dei muli di Antiochia. Quando quel ponte fu terminato, su uno dei suoi pilastri fu incisa in greco e in […]
“Sei Daria. Sei D’aria. L’apostrofo ti trasforma in sostanza lieve e impalpabile. Nel tuo nome un destino che non ti fa creatura terrena, perché mai hai conosciuto la forza di gravità che ti chiama alla terra. Gravità, che ogni nato conosce non appena viene al mondo.” “In casa nostra non circolavano né musica classica né […]
Stridore di catene e scambio di saluti e d’auguri, ultime raccomandazioni e grida di richiamo tra i passeggeri di terza classe e la gente che s’affollava su lo scalo dell’Immacolatella o sulle barchette ballanti attorno al piroscafo in partenza. – De veni cu tte! de veni cu tte! – No! no! […]
Il carcere è profondo e di pietra; la sua forma, quella di un emisfero quasi perfetto, perché il pavimento (anch’esso di pietra) è un po’ minore di un cerchio massimo, il che aggrava in qualche modo i sentimenti di oppressione e di vastità. Un muro lo taglia a metà; esso, benché sia altissimo, non tocca […]