Una sera un uomo anziano confidò al suo giovane nipote la storia di una battaglia che si combatteva all’interno del suo cuore: «Figlio mio, ciò che si combatte dentro di me è una battaglia fra due lupi: Il primo malvagio è pieno di invidia, collera, angoscia, rimorsi, avidità, arroganza, sensi di colpa, orgoglio, sentimenti d’inferiorità, […]
«Al liceo avevo un professore di italiano che si chiamava Emanuele Cassesa. Era uno scioperato, passava le notti nelle bische clandestine, ma ci spiegava Dante in un modo straordinario. Aveva la capacità di smontare il testo, riducendolo a delle concretezze, da noi facilmente afferrabili e poi ricostruirlo poeticamente trascinandoci nel turbinio di sensazioni e di […]
“Non so cos’abbia di tanto comunicativo la fisarmonica che quando la sentiamo ci si stringe il cuore. Le chiedo scusa, signor lettore, per questo inizio da gregueria. Non mi era possibile cominciare altrimenti un pezzo che potrebbe avere l’ovvio titolo di “Vita e passione di uno strumento musicale”. Io personalmente, farei innalzare una statua a […]
Nel 1951 mi era venuto l’invito a passare qualche giorno a Sannazzaro de’ Burgondi. C’erano agitazioni fra le mondine, per i contratti di lavoro, si chiedevano da me disegni in risaia. Non ero invitato a divertirmi, o a fare il pittore “en plein air”. Anche qui mi si chiamava ad offrire il mio impegno di […]
“Ebenezer Scrooge si svegliò di soprassalto, e si vide davanti un enorme coniglio antropomorfo. – Chi cazzo sei? – Chiese con la voce ancora impastata dal sonno. – Sono il fantasma della Pasqua Futura. – E perché indossi quel ridicolo costume da coniglio? – E tu perché indossi quel ridicolo costume da uomo? – Ma […]
“E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da […]
Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernst Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle usciva da una porticina secondaria del muro di cinta, e caricava la cassa su di un camion. Non fece in tempo a raggiungerlo prima che fosse partito. Allora lo inseguì in auto. […]
Spesso la sera, dopo rigovernati i piatti, uscivamo a passeggio nella nebbia. Fuori non s’incontrava una persona, soltanto nel cono di luce sporca dei lampioni qualche larva imbacuccata e frettolosa che scantonava verso casa fra lo sfrecciare delle automobili nere. Uscendo dai cinematografi a mezzanotte precisa filavano a letto, e li vedevo in faccia solo […]
Una volta, mentre facevamo l’analisi grammaticale, la maestra ci aveva dettato la frase: «La donna è uguale all’uomo e possiede i medesimi diritti». Tutte noi bambine ci eravamo incurvate sul quaderno e avevamo iniziato a compitare: la, articolo determinativo, femminile, singolare; donna, nome comune di persona, femminile, singolare. A me però non suonava bene questa […]
“La sola cosa buona dei terremoti è che ci costringono, sia pure brutalmente, a rivivere il vincolo profondo che abbiamo con il nostro paese, i suoi posti, la sua geografia, la sua storia, le sue persone. Appena avvertita la scossa, se non si è tra gli sventurati che se la sono vista sbocciare proprio sotto […]