E cos’è che impararono gli allievi di Amalfitano? Impararono a recitare a voce alta. Mandarono a memoria le due o tre poesie che più amavano per ricordarle e recitarle nei momenti opportuni: funerali, nozze, solitudini. Capirono che un libro era un labirinto e un deserto. Che la cosa più importante del mondo era leggere e […]
La remora La remora è uno strano animale, chi lo dice grasso e nero come un’anguilla (Eliano, Nat. anim., II, 17), chi (Plinio, Nat. hist., IX, 41) piccolo e dimorante tra le rocce del fondo marino tra cui si mimetizza. In greco si chiama echeneis, «che trattiene le navi». Se si attacca alla chiglia di […]
“È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”. “Mi piaceva quel bambinone di mio marito, e lui mi amava, lo sapevo. Ma voleva essere un marito libero e mi rimproveravo di farlo tornare da me ogni volta che avevo bisogno di pagarmi la camera, […]
«Perché avete scelto il vostro mestiere? »: si tratta di un’inchiesta condotta su base mondiale dall’Unesco, i cui risultati non sono stati ancora resi pubblici ma di cui siamo in grado di offrire in anteprima un minimo campionario. Fa impressione la totale concordanza tra le risposte di quanti esercitano le più diverse professioni e mestieri […]
Quando noi si venne ad abitare in borgo Aquileia, oltralpe, erano già cominciate le sparatorie. Da quel momento, mentre i giovanotti e gli anziani si preparavano a partire, la nostra vita si svegliò per seguire i nuovi tempi che venivano. La città cominciò passi più vivaci, e riaprì le stanze in quei giorni luminosi. Dimenticate […]
Kathleen la vide per prima e mormorò: “Oh, buon Dio”, il che spinse Mrs. White a guardarsi intorno sorpresa. Poi, rivolgendosi con fermezza all’anziana che si stava avvicinando: “Se cerca il gatto, sta solo perdendo tempo; non è qui!” “Non stavo cercando il gatto, stavo cercando lei. Credevo se ne fosse andata. Dov’è il gatto […]
“A volte mi stupisco di non morire. Io, sono riuscita a vedere la fine della guerra. Devo fare attenzione: che torni, niente di straordinario. La pura normalità. Non farne io qualcosa di straordinario. Straordinario è quello che non ci si aspetta. Bisogna che sia ragionevole: aspetto Robert L. che deve tornare.” “Berlino è in fiamme. […]
Un vecchio e una ragazza camminano insieme. Alcune stranezze li legano. Stanno vicini come fossero amanti, come se non si rendessero conto della differenza di sessant’anni di età che li separa. Il vecchio ha problemi di udito. Non capisce la maggior parte delle cose che gli dice la ragazza. La giovane donna indossa dei pantaloni […]
(Moor, informato dal figlio Franz, è deluso e inorridito dal comportamento dell’altro figlio Karl e decide di abbandonarlo al suo destino ma, convinto da Franz, lascia a quest’ultimo il compito di scrivergli…) MOOR Scrivigli, figlio mio. Ahimè, questo mi avrebbe spezzato il cuore! Scrivigli… FRANZ (rapidamente) D’accordo, allora? MOOR Descrivigli le mie mille lacrime di […]
Quando Masino tornò a scuola il maestro gli si fece incontro e, tenendo il berretto in mano, gli disse: “Scusa, sai, Masino, se l’altro giorno ti misi in castigo. Fu uno sbaglio, perdonami: tutti si può sbagliare in questo mondo. Che cosa avesti fatto, povero figliolo, da meritarti un castigo? Non avevi imparato la lezione… […]