“In un piccolo paese, le donne avevano dipinto una panchina rossa contro la violenza di genere. Ma era davanti alla stazione, ci si sedevano a spacciare e a tramare per sovvertire la sicurezza collettiva, così l’hanno tolta (hanno provato a togliere i sovversivi, ma era più complicato). Dopo averla tolta l’hanno anche persa (le panchine […]
“Ho conosciuto un bambino che era sette bambini. Abitava a Roma, si chiamava Paolo e suo padre era un tranviere. Però abitava anche a Parigi, si chiamava Jean e suo padre lavorava in una fabbrica di automobili. Però abitava anche a Berlino, e lassù si chiamava Kurt, e suo padre era un professore di violoncello. […]
“Il rimedio migliore quando si è tristi — replicò Merlino, cominciando ad aspirare e mandar fuori boccate di fumo — è imparare qualcosa. E’ l’unico che sia sempre efficace. Invecchi e ti tremano mani e gambe, non dormi alla notte per ascoltare il subbuglio che hai nelle vene, hai nostalgia del tuo unico amore, vedi […]
“Negli Himba della Namibia la data di nascita di un bambino è fissata non dal momento del suo arrivo al mondo, né dal suo concepimento, ma dal momento in cui il bambino viene pensato dallo spirito di sua madre. Quando una donna decide di rimanere incinta, si siede sotto un albero e ascolta la natura […]
Ieri ho detto ai ragazzi: “Domani venite a scuola con una bottiglietta d’acqua vuota”. Sui loro volti, lampante che neanche le insegne di Las Vegas, la domanda “E che cavolo si inventerà stavolta il prof?” “Lo vedrete domani”. Oggi sono entrato in classe. Con un secchio. Ho detto ai ragazzi di sedersi in cerchio. Ho […]
“Me lo spiegate che è ‘sta recessioni?” dimanda Pitrino La rocca. “Te la spiego io” ‘intirveni Angelo Bianco. “Sàvuta ‘u trunzo e va ‘n culo all’ortolano”. “E che veni a diri?” “Veni a diri che chi ha i dinari, ‘nni perdi tanticchia, ma continua a mangiari e a viviri, mentri nui pirdemo tutto, macari le […]
Un fiore – poteva essere Rosa, Peonia, Margherita, Anemone, Orchidea, una Liliacea – andava per una strada, asfaltata, ma non resa dal passaggio delle automobili inaccessibile al transitare di un fiore, e vide un uomo che spenzolava dal muretto di una villa, con un paio di baffi grigi, robusto, non troppo lungo, e giallo. Gli […]
“Quando al mattino mi sveglio e per un po’ me ne sto sdraiato a letto a inseguire i pensieri, ecco che arriva Poldo, senza tante cerimonie si piazza come una piccola sfinge sulla mia pancia, e accende il motorino con cui esprime il proprio gradimento. Poi prende confidenza e avanza verso il mio petto, avvicina […]
“Siamo fatti di tempo. Siamo i suoi piedi e le sue labbra. I piedi del tempo camminano nei nostri piedi. Prima o poi, si sa, i piedi del tempo cancellano le tracce. Traversata del nulla, passi di nessuno? Le labbra del tempo raccontano il viaggio.” Eduardo Galeano Il viaggio “Oriol Vall, che si occupa dei […]
“A me fu recata, furtiva, una parola e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.” (Giobbe, 4:12) Si chiama “kaze no denwa”, “il Telefono del Vento” e si trova nella cittadina giapponese di Ōtsuchi. È una cabina telefonica come tante altre, in questo caso bianca con pannelli in vetro e naturalmente all’interno c’è un telefono. […]