“Tutte le immagini scompariranno. la donna accovacciata che, in pieno giorno, urinava dietro la baracca di un bar al margine delle rovine di Yvetot, dopo la guerra, si risistemava le mutande con la gonna ancora sollevata e se ne tornava nel caffè il volto pieno di lacrime di Alida Valli mentre ballava con George Wilson […]
“E un bollitore per il tè. Con il beccuccio che, all’uscita del vapore, si apre e si chiude come una bocca e sibila belle melodie, o recita Shakespeare, o semplicemente si scompiscia dal ridere con me? Potrei inventare un bollitore che legge con la voce di papà, così riuscirei ad addormentarmi, o magari un intero […]
Quando avevo 13 anni, o giù di lì, facevo tutte quelle cose che facevano i miei amici, finché non veniva l’ora di andare a letto e allora camminavo per miglia, folle amante della notte, sbirciando tra le mense con i tavoli di marmo dove gli uomini indossavano il soprabito anche d’estate, bloccandomi per minuti micidiali […]
Con la primavera, a centinaia di migliaia, i cittadini escono la domenica con l’astuccio a tracolla. E si fotografano. Tornano contenti come cacciatori dal carniere ricolmo, passano i giorni aspettando con dolce ansia di vedere le foto sviluppate (ansia a cui alcuni aggiungono il sottile piacere delle manipolazioni alchimistiche nella stanza oscura, vietata alle intrusioni […]
In quel tempo la campagna, l’antica campagna romana, arrivava fino al nostro recinto. Pini e grandi platani si allineavano sul ciglione rotto per gli scavi del nuovo quartiere, e le pecore si affacciavano fra le alte erbe e le canne che gemevano al vento come un organo naturale. La casa, ancora odorosa di vernice e […]
Mi si presentò: grossa e grassa, la grande bocca piena di fuoco. «Mi chiamo Franklin», disse. «Sei per caso Benjamin Franklin?», chiesi io. «No, solo Franklin, o Francolina. Sono una stufa italiana, una grande invenzione. Non scaldo molto, ma…» «Già», la interruppi, «questo mi è noto. Tutte le stufe coi bei nomi sono invenzioni straordinarie, […]
“Quando i figli di Teresa, la mia amica che è morta l’anno scorso, hanno detto all’amministratore che avevano affittato la casa ai profughi, o cosa sono, immigrati boh, io li volevo denunciare tutti. Ma come? Questa è una palazzina rispettabile, siamo tutte vedove, tre per l’esattezza, e siamo sole. Tutte anziane, ci facciamo compagnia, chi […]
Tadji: “Sai cosa fanno alle ragazze quando le arrestano? Sai cos’è successo a Niloufar? Sai che l’hanno fatto? Tu sai che per legge non si può uccidere una vergine. La sposano con un guardiano della rivoluzione, e lui la violenta prima di giustiziarla. Capisci che cosa vuol dire! Lo capisci!” Nonna: “Nella vita, conoscerai molti […]
“Dei pescatori tirarono fuori dagli abissi una bottiglia. Dentro c’era un pezzo di carta, con scritte queste parole: «Aiutatemi! Sono qui. L’oceano mi ha gettato su un’isola deserta. Sto sulla sponda e aspetto aiuto. Fate presto. Sono qui!». «Non c’è data. Sicuramente ormai è troppo tardi. La bottiglia può aver galleggiato in mare per molto […]
Quella nelle foto è Mary Smith. Mary Smith di mestiere faceva la Knocker-up (o knocker-upper). La sveglia umana, insomma. Ogni giorno della sua vita, domeniche comprese (da un certo momento in poi), si alzò alle tre del mattino per cominciare a scarpinare le strade operaie di Londra. Il suo lavoro consisteva in svegliare i lavoratori, […]