“Ho impreso (intrapreso ndr.) e compito un viaggio di quarantadue giorni intorno alla mia camera. Le osservazioni importanti che in esso m’è avvenuto di fare, il piacere continuo che da esso ho tratto, mi movevano a desiderare di pubblicarne la descrizione, la certezza d’esser utile a molti mi vi ha determinato. Il mio cuore prova […]
“Quando fu il giorno della Calabria, Dio si trovò in pugno 15 mila kmq di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese per due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un vigore creativo, il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro. Si mise […]
Febbraio 2014 De Quincey: Writings, XIII, 345 Nel suo laboratorio, che comprendeva le due stanze dello scantinato, Paracelso chiese al suo Dio, al suo indeterminato Dio, a qualunque Dio, di inviargli un discepolo. Imbruniva. Il magro fuoco del camino proiettava ombre irregolari. Alzarsi per accendere la lanterna di ferro avrebbe richiesto uno sforzo eccessivo. […]
Il nuovo giardiniere era un ragazzo coi capelli lunghi, e una crocetta di stoffa in testa per tenerli fermi. Adesso veniva su per il viale con l’innaffiatoio pieno, sporgendo l’altro braccio per bilanciare il carico. Innaffiava le piante di nasturzio, piano piano, come versasse caffelatte: in terra, al piede delle piantine, si dilatava una macchia […]
“L’Imperatore ci ha fatto chiamare. Dice che quest’anno dovremo lavorare il doppio, il triplo, forse il quadruplo, e forse lui alla fine ci darà qualcosa piú del solito, mica il quadruplo, eh, e nemmeno il triplo, ma qualcosa: chessò, due cinghialetti per fare un banchetto tutti quanti assieme, noi trecento boscaioli della squadra imperiale, o […]
“Il secondo giorno della creazione fu infausto non solo in quanto produsse una divisione là dove non c’era mai stato altro che unione, ma anche perché in esso venne creato l’inferno. Ed è per questo che Dio non poté dire di questo giorno, come degli altri, che Egli «vide ciò che era buono». Pur se […]
“C’era una volta in Palestina un uomo ricchissimo e pio, il quale aveva un figlio di nome rabbi Hanina’ e sapeva tutta la Torah a memoria. Quando fu in punto di morte, fece chiamare il figlio, rabbi Hanina’, e gli disse che in obbedienza alle sue ultime volontà egli doveva studiare la Torah giorno e […]
“Sabato, ora di chiusura, il Signor Xxxxx si affaccia, so che non deve prendere nulla, due giorni fa è venuta a mancare sua moglie. Non m’importa che sia ora di tirare giù la serranda, ho voglia di sentirlo, mi piacerebbe abbracciarlo, ma non posso. Un amore lungo ben sessant’anni, porta la sua foto in una […]
“Se un piatto o un bicchiere cadono a terra senti un rumore fragoroso. Lo stesso succede se una finestra sbatte, se si rompe la gamba di un tavolo o se un quadro si stacca dalla parete. Ma il cuore, quando si spezza, lo fa in assoluto silenzio. Data la sua importanza, ti verrebbe da pensare […]
“C’era una volta un vecchio che non ci vedeva più, non ci sentiva le ginocchia gli tremavano. E quando era a tavola non poteva tener fermo il cucchiaio e faceva cadere la minestra sulla tovaglia, e qualche volta gliene scappava anche dalla bocca e la moglie del suo figliolo se n’era schifata; ed anche il […]