Affabulazioni

Narrazioni-racconti-favole-fiabe
2024.05.25

Resistere fino alla fine

L’uomo che incontro in fila a uno sportello bancario si chiama Paolo Bonomi. Era un bravo sottufficiale addetto al magazzino: per tre decenni ci siamo visti praticamente tutti i giorni. Scherzando si mette sull’attenti e urla: «Comandi signor colonnello!». Si voltano a guardarci. Entrambi in pensione: gradi e titoli onorifici contano meno di zero. Gli […]

2024.05.14

La vita come noi l’abbiamo conosciuta

“Turbinavano nella loro testa idee veramente strane: poteva accadere, ad esempio, che una ragazza riflettesse, mentre passeggiava per le vie di una città sorta intorno a una fabbrica, sul fatto che non aveva diritto di mettere al mondo un figlio se questo doveva essere costretto a vivere in una fabbrica. Poteva accadere che una frase […]

2024.05.04

Tu as voe di vigni a ciata to pari?

Vedo mia madre che diventa anziana, e sempre più spesso mi racconta della sua infanzia con la necessità urgente degli anziani. C’è uno strano rapporto di comunione e distacco fra di noi, viviamo di quello che non riusciamo a dire piuttosto che di quello che diciamo, così fidandoci l’uno dell’altra sottintendiamo l’affetto. Sempre più spesso […]

2024.05.01

Lavorare in fabbrica

Emma faceva l’operaia. Lavorava in fabbrica, in mezzo agli altri, ma era come se fosse sola. Non le nascevano amicizie intorno. Lo stabilimento era molto grande: comprendeva molti edifici bassi e lunghi capannoni. Occupava diverse strade, come un quartiere della città. Questo non aiutava a conoscere la gente: si entrava per diverse portinerie, lontane, ed […]

2024.05.01

Il punto dove il filo si annoda

A Stefania Non delle auto nella strada. Né del rumore del treno a kerosene sloveno, che quando si sente vuole dire che sta per piovere e pioverà. Né della caldaia accesa, che è appena settembre ma fa già freddo. Non voglio dirti di quello che sento, ma di quello che ascolto, che è altro perché […]

2024.04.24

La vera libertà…

“Tocopilla è il nome del mio paese natale. In lingua quechua Toco significa “doppio quadrato sacro” e Pilla “diavolo“. Qui il diavolo non è l’incarnazione del male, ma un essere della dimensione sotterranea che si affaccia da una finestra fatta di spirito e materia, il corpo, per osservare il mondo e apportarvi la propria conoscenza. […]

2024.04.21

Rosa Berchtold

Rosa Berchtold quella mattina aveva trovato sul suo tavolo da lavoro la seguente nota: «Un tailleur primaverile elegante in gabardine di lana. Gonna leggermente scampanata, giacca molto ampia con collo alto a listino. Taglia 42-44. Occorrono 3 m di tessuto alto 140 cm». Rimase a guardare per alcuni minuti la pagina della rivista di moda […]

2024.04.21

Sfigurata

“Per ore e ore i rappresentanti dei media sfilano davanti al mio capezzale e solo in quel momento realizzo l’impatto di ciò che mi è accaduto. Certo non sono l’unica donna picchiata del Paese, purtroppo, ma sono stata la prima a scatenare una reazione così imponente. Mi sorprende che i giornali si buttino pieni di […]

2024.04.21

La pozza del mendico

“E’ necessario andare molto lontano. Un luogo che non raggiungono né la vista, né il mare. Andammo là. Sotto le stelle che paragonate ai granelli di sabbia della spiaggia si vedevano grandi, parlò il Parroco. La sera, conclusa la predica, il viso gli rimase come una roccia. Chiamavano Parroco quell’uomo, un miscuglio di uccello e […]

2024.04.20

Il vino nella Grecia antica

“È difficile farsi un’idea di come fossero i vini greci. Le sparse notizie sono generiche. Sappiamo che il vino di Taso risanava i cuori, che i vini di Corinto, invece, costituivano una tortura, che il vino di Pramno poteva essere curativo (Nestore lo dà al medico Macaone ferito, “Iliade“, XI, 638-641) ma anche tossico, se […]