“Se cogli un fiore, borseggi qualcuno, se possiedi una donna, saccheggi un magazzino, se devasti una terra o occupi una città, allora sei uno che prende. Stai prendendo qualcosa. In greco antico si ha il verbo ἁρπάζειν, che equivale al latino rapio, is, rapui, raptum, rapere, da cui discende l’inglese rapture [“rapimento”] e rape [“stupro”], […]
Iole Mancini: partigiana. Capace di resistere perfino alle torture che nel carcere di Via Tasso le furono inflitte da Erich Priebke, criminale nazista. Nessuno riuscì a farla cedere e a costringerla a rivelare dove si erano rifugiati suo marito, Ernesto Borghesi, e gli altri compagni. “Nell’ora più buia di Roma, Iole ed Ernesto si sposarono. […]
“Salve, sono Severn Suzuki e parlo a nome di ECO, l’Organizzazione dei Bambini per l’Ambiente. Siamo un gruppo di ragazzi di 12 e 13 anni che cerca di fare la differenza; Vanessa Suttie, Morgan Geisler, Michelle Quaigg e la sottoscritta. Abbiamo raccolto tutti i soldi per venire in questo posto lontano 5000 miglia, per dire […]
“Ho già visto tutto questo, i conflitti ricadere sulle spalle delle donne. Non è il momento di pensare, ora, è il momento di fare.” Questo è l’automatismo di Palwasha. Ognuno, in Afghanistan, ha una risposta diversa allo stesso stimolo uguale che si chiama guerra. Nel 1995, un anno prima che i talebani prendessero il potere, […]
14 luglio 1931: Albert Einstein accoglie Tagore nella sua residenza di Caputh, a pochi chilometri di distanza da Postdam e da Berlino. Il testo della loro conversazione – di cui vengono riportati di seguito alcuni frammenti – fu pubblicato per la prima volta nel 1931 dalla rivista “Modern Review”. Einstein: “Credi che il divino sia […]
Avevo sentito dire che la cella di Hoda Saber veniva illuminata senza sosta da grandi proiettori ad alta potenza. Avevo inoltre sentito dire che le celle erano fatte in modo che ci stesse dentro una persona con le braccia tese, non di più. Che in prigione regnava un silenzio assoluto, e che la porta veniva […]
A Christine van Nooten [Presso Glimmen, 7 settembre 1943] Christien, apro a caso la Bibbia e trovo questo: “Il Signore è il mio alto ricetto”. Sono seduta sul mio zaino nel mezzo di un affollato vagone merci. Papà, la mamma e Mischa sono alcuni vagoni più avanti. La partenza è giunta piuttosto inaspettata, malgrado tutto. […]
(Abitavamo) All’ estremo Est dell’ Ungheria, quasi al confine con la Slovacchia, in un villaggio di cinquemila abitanti. Le famiglie ebree erano in tutto una quindicina, quindi una netta minoranza. Ma già alla fine degli anni Trenta si percepiva l’antisemitismo. Abitavamo in una casa di due stanze. Il tetto era di paglia. Con mia sorella […]
Ad Auschwitz si va sempre e solo a sinistra. Non c’è una volta, in oltre tre ore di visita, che Beata e poi un lunghissimo cognome polacco, guida in lingua italiana del museo del campo di sterminio nazista, dirà di andare a destra. Anzi, una volta lo dirà, cioè alla fine della visita, quando ci […]
“Sai chi sei? Sai a cosa sei chiamata? Per cosa vale la pena vivere e morire? Che cosa è giusto fare? Rompere con clamore o resistere in silenzio nel quotidiano. Tuffarsi al centro del campo di battaglia o restare ai margini – parete, pilastro, confine, protezione; grembo e custode del dolore degli altri. O entrambe […]