“Sai chi sei? Sai a cosa sei chiamata? Per cosa vale la pena vivere e morire? Che cosa è giusto fare? Rompere con clamore o resistere in silenzio nel quotidiano. Tuffarsi al centro del campo di battaglia o restare ai margini – parete, pilastro, confine, protezione; grembo e custode del dolore degli altri. O entrambe […]
Le donne della mia generazione A Carmen Yañez “Pelusa”, Marcia Scantlebury y Ana Schilling Le donne della mia generazione aprirono i loro petali ribelli non di rose, camelie, orchidee o altre piante da salottini tristi, da casette borghesi, da usanze stantie, ma di erbe pellegrine al vento perché le donne della mia generazione fiorirono per […]
La notte che io ho definito la notte del silenzio, non parlava più nessuno. Non sentivi un rumore. Speravi che succedesse qualcosa e non sapevi cosa volevi che succedesse. Aspettavi e non sapevi cosa aspettare. Eravamo come dei fantasmi incollati a ‘ste barricate fino alle sei del mattino quando spuntò l’alba. Ed era l’alba del […]
Avete perduto, uomini senza onore. State perdendo pure i figli che guardano le vostre mani sporche di sangue. Il disprezzo vi sommergerà. Forse siete in tempo per non farvi odiare dai vostri stessi figli. Io vi perdono ma inginocchiatevi. […] Dico a voi, donne della mafia, madri snaturate che vendete a Satana le coscienze dei […]
Il secondo episodio che considero all’origine del mio antifascismo avvenne molti anni dopo ed è drammatico. A scuola con me e mia sorella venivano due sorelline che avevano tra loro la stessa distanza di età che noi due; eravamo anche amiche e ci frequentavamo per fare i compiti a casa, ora nostra, ora loro. Un […]
In una cella in Palestina “In cella non vuoi un gallo che canti, ma una nave che viaggi. Jawhari voleva viaggiare di notte; di giorno doveva menarci per cento terzi, di notte cantava per conto suo. Il secondino era innamorato. – Dicono che scrivi canti. Ti prende la gioia perché quando il tuo carceriere si […]
È possibile parlare di Resistenza senza parlare di sentieri, di colline valli e montagne? (…) Camminare è anche un modo di ascoltare. Dunque, scegliamo di andare a piedi su sentieri della memoria. Per chiederci che cosa è capitato tra questi boschi dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945. Per cercare di ascoltare alberi, fiumi, colline, […]
“Piovigginava […] Come facevo spesso, marciavo tenendo gli occhi chiusi, contavo i passi scanditi dalla colonna ingaggiando con me piccole scommes- se. Ma, a un tratto, mi trovai a sbattere contro la schiena della mia vicina […]. Aprii gli occhi e mi accorsi che eravamo già arrivati davanti al Quarantäne- lager. Nello stesso momento sentii […]
Improvvisamente, ho di fronte l’immagine di mia moglie. Mentre inciampiamo per chilometri, guardiamo la neve o scivoliamo su lastre ghiacciate, sempre sorreggendoci a vicenda, aiutandoci gli uni gli altri e trascinandoci avanti, nessuno parla più, ma sappiamo bene che in questi momenti ognuno di noi pensa a sua moglie. Di tanto in tanto guardo il […]
“Così per noi anche l’ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso del pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, […]