Se per un istante solo dimenticherai che non sei una marionetta di stoffa e ti regalerai un pezzo di vita, probabilmente non dirai tutto quello che pensi, ma penserai tutto quello che dici. Dà valore a ciò che leggi, non per ciò che sta scritto ma per le cose che scoprirai scritte dentro di te. […]
Nell’Himalaya indiana, 17 gennaio 2002 Mi piace essere in un corpo che ormai invecchia. Posso guardare le montagne senza il desiderio di scalarle. Quand’ero giovane le avrei volute conquistare. Ora posso lasciarmi conquistare da loro. Le montagne, come il mare, ricordano una misura di grandezza dalla quale l’uomo si sente ispirato, sollevato. Quella stessa grandezza […]
“Ho visto un bambino con evidenti problemi socioculturali non in grado di svolgere un’ardua comprensione del testo, complessa anche per una madrelingua, ma impossibilitato ad essere esonerato dalla prova perché senza una diagnosi alla mano (e poi ci chiediamo perché la patologizzazione infantile raggiunga picchi sempre più alti: avere una diagnosi, oggigiorno, è necessario per […]
Caro K., alle prime ore del mondo il sogno naviga ancora come vischio tra le doglie del mattino: un fiume mi gronda dalla nuca. Sono andata a cercare i semi che hai sotterrato ad ovest, mi hai detto che le mani non avrebbero fatto rumore, che le vanghe non sono mani, mi hai detto di […]
Quella che segue è una lettera che risale al 1943 e che rappresenta una preziosa testimonianza dei problemi creati dalla guerra. La lettera (trascritta nella sua forma originaria, senza alcuna correzione e/o modifica) è stata trovata in una casa napoletana appartenuta a Eduardo Napoli (ingegnere del Genio civile). Chi scrive è un certo Vincenzo Leonetti, […]
Lina, non so perché comincio questa lettera parlandoti di una palma, dopo diciotto anni che non sai più nulla di me. Forse perché qui ci sono molte palme, le vedo dalla finestra di questo ospedale che ondeggiano le lunghe braccia al vento torrido lungo i viali infuocati che si perdono verso il bianco. Davanti a […]
Caro Cosimo, forse non lo sai, un po’ perché sei un gatto, poi perché sei appena nato, troppo piccolo per sapere certe cose, ma tu hai un nome importante: Cosimo de’ Medici, un famoso banchiere, non come quelli di oggi, che fece ricca e potente la Firenze del Trecento. Cosimo Piovasco di Rondò, invece, è […]
8 maggio 1972 “Da un mese sono nati alla mia gatta Paki-paki quattro gattini; e io vorrei imparare da loro il meraviglioso abbandono col quale piccoli, inermi, incapaci di tutto, si lasciano prendere da me, sollevare in luoghi altissimi (la mia spalla), trasportare in terribili deserti (la cucina o la terrazza), manipolare in cento modi… […]
A Cesare Pavese Egregio Signore, Siamo a proporVi di curare per la «Biblioteca universale» dello Struzzo il Manoscritto di un prigioniero di Carlo Bini, corredato da una introduzione inquadratrice e delle note essenziali. Certi che il nome dell’insigne curatore (oltre al centenario della morte di Bini) sarà sufficiente ad assicurare il successo del volume, osiamo […]
“Ti perdono per il silenzio in cui ti sei tramutata di fronte all’imbarazzo, alla rabbia e alle emozioni. Ti perdono per avermi a volte abbandonata quando avevo più bisogno di te. Ti perdono per quella volta quando avevo sette anni in cui sei scomparsa. Ti perdono per non ricordarti le cose che devi ricordare per […]