Caro Cosimo, forse non lo sai, un po’ perché sei un gatto, poi perché sei appena nato, troppo piccolo per sapere certe cose, ma tu hai un nome importante: Cosimo de’ Medici, un famoso banchiere, non come quelli di oggi, che fece ricca e potente la Firenze del Trecento. Cosimo Piovasco di Rondò, invece, è […]
8 maggio 1972 “Da un mese sono nati alla mia gatta Paki-paki quattro gattini; e io vorrei imparare da loro il meraviglioso abbandono col quale piccoli, inermi, incapaci di tutto, si lasciano prendere da me, sollevare in luoghi altissimi (la mia spalla), trasportare in terribili deserti (la cucina o la terrazza), manipolare in cento modi… […]
A Cesare Pavese Egregio Signore, Siamo a proporVi di curare per la «Biblioteca universale» dello Struzzo il Manoscritto di un prigioniero di Carlo Bini, corredato da una introduzione inquadratrice e delle note essenziali. Certi che il nome dell’insigne curatore (oltre al centenario della morte di Bini) sarà sufficiente ad assicurare il successo del volume, osiamo […]
“Ti perdono per il silenzio in cui ti sei tramutata di fronte all’imbarazzo, alla rabbia e alle emozioni. Ti perdono per avermi a volte abbandonata quando avevo più bisogno di te. Ti perdono per quella volta quando avevo sette anni in cui sei scomparsa. Ti perdono per non ricordarti le cose che devi ricordare per […]
L’ ultima lettera di Nadežda, al marito, il poeta Osip Mandel’štam: Ottobre 1938 Osja, amico mio lontano! Mio caro, non trovo le parole per questa lettera che tu, forse, mai leggerai. La scrivo allo spazio. Magari tu ritornerai e io non ci sarò già più. Questo allora sarà l’ultimo ricordo di me. Osjuša, la nostra […]
Natale e i giorni che lo circondano sono una spina feroce per i dolenti. Il Natale dei vecchi nelle case di cure, il Natale dei carcerati, il Natale negli ospedali. Ma questi giorni sono feroci anche per chi sta a casa e ha la stanza del figlio vuota, il figlio morto a Natale diventa un […]
Gorizia, 18 gennaio 57 Caro Bollea, rispondo con qualche resistenza alla sua lettera. Perché – santo cielo – come si fa a dire ad un uomo della mia età e nelle mie condizioni, che ho «la grande fortuna di non essere mai solo; perché ho sempre la compagnia del mio pensiero». Come, amico mio, non […]
7 settembre 1910, Koĉety Più vado avanti nella vita, più desidero dire agli altri, specialmente adesso che mi sento vicino alla morte, ciò che sento in modo particolarmente vivo e che, secondo me, è di un’importanza enorme, e cioè quel che si chiama la non resistenza, ma che, essenzialmente, non è altro che la dottrina […]
Stai per compiere ottantadue anni. Sei rimpicciolita di sei centimetri, non pesi che quarantacinque chili e sei sempre bella, elegante e desiderabile. Sono cinquantotto anni che viviamo insieme e ti amo più che mai. Porto di nuovo in fondo al petto un vuoto divorante che solo il calore del tuo corpo contro il mio riempie. […]
Hai novant’anni. Sei vecchia, piena di acciacchi. Mi dicono che sei stata la più bella ragazza del tuo tempo e io ci credo. Non sai leggere. Hai le mani grosse e deformate, i piedi induriti. Hai portato sulla testa tonnellate di stoppie e legna, laghi d’acqua. Hai visto nascere il sole ogni giorno. Con tutto […]