Linguaggi

Poesie, Tanka, Haiku
2024.04.21

Omaggi poetici a René Magritte

La foglia contiene già in sé l’albero “La foglia contiene già in sé l’albero il profilo dell’uomo contiene la sua serata La nuvola contiene in sé l’orizzonte e la memoria è una ferita sulla tempia di una statua olimpica. La mela si erge sopra un collo inesistente, testa vegetale e il titolo è sempre necessario, […]

2024.04.21

Diari poetici

“Forse un giorno scriverò il vero diario, fatto di pensieri atroci, di mostruosità e di voglia innaturale di uccidersi. Il vero diario è nella mia coscienza ed è una lapide tristissima, una delle tante lapidi che hanno sepolto la mia vita. È stato detto da qualcuno: «Chi ha vissuto più volte deve morire più volte». Frase stupenda, che riassume il terribile concetto della stupidità irata dell’uomo che non concepisce le colpe degli altri e […]

2024.04.20

Poesie in romagnolo

U j è dal sér pu ch’u m’pê d’avdéi tot cvènt “U j è dal sér pu ch’u m’pê d’avdéi tot cvènt. In ṣdé dri ’ la têvla, i n’diṣ piò gnît. Dal vôlt i fa boca da rìdar, coma s’i staṣes incóra a cve. A l’so ch’a n’um cardarì, mo u j è di […]

2024.04.16

Jurico e i poeti della transumanza

Cesidio Gentile, “Jurico”, di Pescasseroli (1847-1914) Cesidio era un pastore abruzzese, in realtà più noto come Jurico, il “cerusico”, perché dal nonno aveva appreso le proprietà delle erbe, con le quali preparava unguenti e decotti. “Nacqui a Pescasseroli il 28 giugno 1847. Crebbi colmo di miseria e nell’ignoranza, a motivo che a quei tempi scole […]

2024.03.26

Pietà….

“Piuttosto nel fumo delle bettole o tra canti di negri  nella foresta, o bestemmie di operai senza lavoro, dove Cristo è più onorato  lì fermarmi  per trovare pietà” David Maria Turoldo, da “O sensi miei…” ***** Ora la mia miseria si fa colma “Ora la mia miseria si fa colma e tutta mi riempie di […]

2024.03.26

L’autunno del dolore

“La malinconia è l’autunno del dolore.” Anne Barratin, in “De vous à moi”, 1892 ***** Malinconia   “Calante malinconia lungo il corpo avvintoal suo destino Calante notturno abbandonodi corpi a pien’anima presinel silenzio vastoche gli occhi non guardanoma un’apprensione Abbandono dolce di corpipesanti d’amarolabbra rappresein tornitura di labbra lontanevoluttà crudele di corpi estintiin voglie inappagabili […]

2024.03.22

Voi siete troppo complicati…

Voi siete troppo complicati. Il mio mondo non è né complesso né chiuso, anche se ciò ti sembra strano. Il mio mondo è talmente aperto, senza veli né bugie, così ingenuamente esposto agli altri, che sembra difficile da capire. Io non abito in una “fortezza vuota” ma in una pianura talmente aperta che può sembrare inaccessibile. […]

2024.03.04

Passo d’addio

“Dovendo dire addio a un luogo e a una persona mi sono ripassato gli addii letterari che so, caso mai potessero consolarmi. Da Tasso (“Fur segni forse della tua partita, / vita de la mia vita?”) a Bob Dylan (“Addio è una parola troppo grossa / così ti dirò solo arrivederci”); dallo Shakespeare dei Sonetti […]

2024.03.04

Quando la poesia si ispira alla pittura: Szymborska e Ōhashi

Gente sul ponte Strano pianeta e strana gente che lo abita. Sottostanno al tempo, ma non vogliono accettarlo. Hanno modi per esprimere la loro protesta. Fanno quadretti, ad esempio questo: A un primo sguardo nulla di particolare. Si vede uno specchio d’acqua. Si vede una delle sue sponde. Si vede una barchetta che s’affatica. Si […]

2024.03.04

Quando la poesia si ispira alla pittura: Mirò e Moniza Alvi

Vorrei essere un punto in un quadro di Mirò appena distinguibile da alti punti, certo, ma disposto in modo del tutto unico. E dal mio oscuro centro contemplerei la bellezza dell’orizzonte e mi chiederei se valga la pena di rotolare verso la striscia color limone, posata centralmente, e di spingere le mie curve contro il […]