“Nello scasso profondo dei nuclei familiari Natale arriva come un faro sui cocci e fa brillare i frantumi. Si aggiungono intorno alla tavola apparecchiata sedie vuote da tempo. Per una volta all’anno, come per i defunti, si va in visita al cerchio spezzato. Natale è l’ultima festa che costringe ai conti. Non quelli degli acquisti […]
Febbraio 1951 “Quel che siamo e sembriamo, A chi importa. Quel che facciamo e pensiamo Nessuno se ne indigna. Il cielo è in fiamme, Chiaro il firmamento Sopra l’unione che non conosce la via.” Giugno 1951 “I pensieri vengono a me, non sono più un’estranea per loro. Cresco e divento la loro dimora come un […]
«Che ridere»? Mah. Forse, chissà, eventualmente, qualche sommesso cachinno, con Eco, Manganelli, Malerba, o Barthes, mentre un aspirante accademico leggeva pedantissimo ai convegni un ‘intervento’ da pubblicare negli ‘atti’. E i soliti spiritosi: «Il Sessantotto l’ho fatto privatamente, per saltare un anno». Per le risate, solite italianate sul Sessantanove, ovviamente. Soprattutto nell’Emilia goliardica e omicida. […]
Io li odio, i miei libri, a volte, perché pretendono attenzioni che non posso dare a tutti, e che comunque sottraggo agli umani, e perché mi rimproverano in un modo più potente di quanto non facciano i miei familiari. Ogni copertina è una promessa e un rimprovero: leggimi, ti cambierò la vita, vedrai come sono […]
“Avviare la terza grande rottura di genere contro il maschio dominante. Nonostante il fatto che il dominio maschile sia ben istituzionalizzato, anche gli uomini sono schiavi. Il sistema di fatto riproduce se stesso nell’individuo maschile e femminile e nella loro relazione. Per questo, se vogliamo sconfiggere il sistema, abbiamo bisogno di un approccio radicale, nuovo, nei confronti della […]
È il segnale che manda oggi la cultura occidentale. Per questo è l’antropologo ad accorgersene per primo e con maggiore chiarezza di chiunque altro. Ma quasi tutti in Occidente, e in particolar modo in Europa, percepiscono un disagio, un vuoto, cui non sanno dare un nome; un vuoto che li esaspera spingendoli a consumare, consumare, […]
E non c’è più popolo, quello vero, strutturato in classi, popolo politico socialmente antagonistico. In minima parte, fatto salire sull’ascensore sociale, è stato accolto nella piccola borghesia, in massima parte, fatto precipitare giù per le scale, è caduto nel plebeismo. Al posto del popolo politico c’è il populismo antipolitico. La classica dialettica moderna, di consenso […]
“La nostalgia è la nostra vita, afferma Roberto Peregalli nelle prime pagine del suo saggio. Ma ci può ancora essere nostalgia di qualcosa in questo mondo tiranneggiato da scopi da perseguire a ogni costo, da violenze legalizzate e da un eterno presente in pace con se stesso?” Esistono nelle città, nei paesi, nelle campagne, […]
“Gli umani sono soli. Malgrado la pioggia, malgrado gli animali, malgrado i fiumi e gli alberi e il cielo e malgrado il fuoco. Gli umani sono sempre sulla soglia. Hanno avuto il dono della verticalità, e tuttavia conducono la loro esistenza curvi sotto un peso invisibile. C’è qualcosa che li schiaccia. Piove: ecco che corrono. […]
Questa volta non risponderò ad personam, parlerò a tutti, in particolare però a quei lettori che mi hanno aspramente rimproverato due mie frasi: «I poveri hanno sempre ragione», scritta alcuni mesi fa, e quest’altra: «il rimedio è la povertà. Tornare indietro? Sì, tornare indietro», scritta nel mio ultimo articolo. Per la prima volta hanno scritto […]