Pensieri

Brani tratti da libri, Storie vere, Testimonianze
2025.03.14

Etty Hillesum: diario 1941-1943

Sabato mattina (28 marzo 1942), le dieci (…) E la cosa principale? Era pur sempre che i rami dell’albero davanti alla mia finestra fossero stati recisi. Solo la notte prima le stelle pendevano ancora come luminosi frutti dai suoi rami scuri, e la notte seguente si arrampicavano, incerte, lungo lo spoglio tronco devastato. Già, quelle […]

2025.03.13

Angeli e demoni

L’Inquisizione cattolica aveva pubblicato il libro che era probabilmente l’opera più sporca di sangue della storia umana: il “Malleaus maleficarum” – il martello dello streghe – aveva indottrinato il mondo sul “pericolo delle donne che pensano liberamente” e insegnato al clero come individuarle, torturarle, e distruggerle, La categoria delle cosiddette “streghe” – definite così dalle […]

2025.03.13

La grammatica di Dio

“Non si dovrebbe parlare di Dio. Non conosciamo la sua lingua. L’Universo si manifesta e scompare senza parole, siamo noi ad inventare una voce al suo terribile silenzio. Dal primo grido di paura che l’ uomo gettò sulla Terra, ogni nostra frase è poco più del lamento di un animale. Possiamo soltanto ascoltare. Come l’incanto […]

2025.03.13

La linea d’ombra

Solo i giovani hanno simili momenti. Non dico i giovanissimi. No. I giovanissimi, ad essere precisi, non hanno momenti. È privilegio della prima giovinezza vivere proiettati nel futuro in tutta la meravigliosa continuità che non conosce pause né introspezione. Ti chiudi alle spalle la porticina della mera puerilità – ed entri in un giardino incantato, […]

2025.03.13

In dialogo con Carl Gustav Jung

Se non si accetta il proprio destino, al suo posto subentra un’altra sofferenza: si sviluppa una nevrosi e ritengo che la vita che dobbiamo vivere sia meno peggio di una nevrosi. Se proprio devo soffrire, che sia almeno la mia realtà. Una nevrosi è molto dannata! In generale è una difficoltà pretestuosa, una speranza inconscia […]

2025.03.11

Confessioni di una maschera

“Quando un ragazzo di quattordici o quindici anni si scopre più portato all’introspezione e all’autocoscienza d’altri suoi coetanei, cade facilmente nell’errore di ascriverne il motivo al fatto che è più maturo di loro. Nel mio caso fu indubbiamente uno sbaglio. Il motivo semmai stava qui, che gli altri ragazzi non provavano quel bisogno di comprendere […]

2025.03.11

Kenule Beeson Saro-Wiwa (detto Ken)

“La vera prigione Non è il tetto che perde Non sono nemmeno le zanzare che ronzano Nella umida, misera cella. Non è il rumore metallico della chiave Mentre il secondino ti chiude dentro. Non sono le meschine razioni Insufficienti per uomo o bestia Neanche il nulla del giorno Che sprofonda nel vuoto della notte. Non […]

2025.03.11

Amare significa (anche) cenare con gli iPhone

Al tavolo di un’osteria del Carso triestino, gli amici venuti a prendere un po’ di fresco osservano ironici una coppia a un altro tavolo, verosimilmente marito e moglie. Seduti uno di fronte all’altro e al proprio bicchiere, i due non si scambiano una parola, armeggiano ognuno col proprio iPhone o altro consimile aggeggio; talora parlano, […]

2025.03.06

Come la vita (La vida misma)

– E lei, perché è di sinistra? – Perché nell’altra vita ero di destra e mi sono sputtanato la coscienza. – No, sul serio. – Vediamo – disse José Daniel grattandosi i baffi con il calcio del fucile nuovo, abitudine che il Cieco deplorava in quanto poco professionale. – Con tutto quello che la gente […]

2025.03.06

Questo immenso non sapere

“Ho capito di essere una persona abbandonabile. Non nel senso che non posso evitare l’abbandono, che mi è ovvio fin da bambina. Ma che lo considero una possibilità imminente e talvolta auspicabile. Un tempo pensavo di essere una che abbandona facilmente. Ora so che, anche se con dolore, sono abbandonabile. Voglio dire che quando sento che non ci sono […]